Intervista ai Remida dei quali è uscito l’inaspettato singolo dedicato agli #Spostati di Pechino Express 2016.
Cresciuti tra Modena e provincia, i cinque ragazzi, i Remida, hanno saputo imporsi nel territorio come una realtà solida e matura, ottenendo ottimi riscontri da parte di critica e pubblico. Hanno al loro attivo tre album che hanno riscosso ottimi successi sia in termini di pubblico che di critica. Nel 2008 viene pubblicato Sentimenti fragili, esordio discografico della band, che proietta i ragazzi per la prima volta nella dimensione professionale della musica; nel 2012, la band, torna in studio, questa volta al Golden Studio di Modena, ed inizia a lavorare ad un nuovo disco. Nasce Vita. Questo nuovo album parla di come si sentono i cinque ragazzi, dei loro stati d’animo e di quello che vogliono. Nel 2014 i ragazzi decidono di uscire con un nuovo lavoro e infatti a gennaio viene pubblicato il singolo Amburgo ed il relativo videoclip, che vede la band protagonista nella città tedesca.
“Il nome – dice Davide – nasce dal fatto che volevamo raccogliere le prime tre note Do Re Mi ma poi ci siamo resi conto che “Remido” suonava malissimo e così, una sera mentre suonavamo in un pub abbiamo visto il nome del tavolo che era Remida e quindi il nome è nato in quel momento. Non ha nulla a che vedere con la mitologia come, invece, spesso si pensa”.
Davide prova a spiegarmi come sia possibile che un gruppo che sta insieme da otto anni possa restare così unito mantenendo sempre fede agli intenti delle origini: “Io e il batterista suoniamo insieme da 15 anni, gli altri si sono uniti a noi nel tempo e il collante del nostro gruppo è il sogno di fare musica e, non lo nego, il nostro ego. Tutti noi fin da bambini sognavamo di fare quello che stiamo facendo, non avevamo altre possibilità”.
Dopo le 138.000 visualizzazioni, i più di 1500 like e le quasi 2000 condivisioni dell’ultimo loro singolo Luce delle stelle, uscito nel luglio del 2016, i Remida tornano a far parlare di sé con il singolo Gli spostati. Nato dalla collaborazione tra l’autore Simone Pozzati e il compositore Davide Ognibene, il brano, prodotto e interpretato dalla band modenese, vuole essere un omaggio a Tina Cipollari e Simone Di Matteo, coppia protagonista di Pechino Express 2016, in onda su Rai2 ogni lunedì in prima serata.
“Credo che la forza di questo brano – dice Davide – stia nell’essere capace di trasmettere gli stati d’animo che provoca un’avventura come quella affrontata da Tina e Simone. Ci sono versi nel testo e variazioni musicali che alternano momenti più nervosi, esprimendo ansia e incertezza, e momenti rilassati, che strappano un sorriso per le immagini ironiche che rievocano”.
Qualcuno potrebbe pensare ad un’astuta operazione di marketing ma il brano nasce invece per caso infatti, continua Davide, “Il brano, in maniera molto onesta e sincera, nasce davvero per caso. Simone Pozzati mi aiuta a scrivere i testi e poi io li musico. Un giorno mi contatta e mi dice di aver scritto il testo per Simone e Tina, suoi amici, e mi invita a leggerlo e vedere se mi ispirava. Appena ho preso il testo durante un nostro day off mi scappa proprio da ridere, mi immagino il loro viaggio e trovo dei punti visivi nel testo molto belli e quindi da quel momento nasce il brano”. La band non lo considera come parte di un progetto fine a sé stesso e parallelo al lavoro sul nuovo disco. I cinque ragazzi commentano: “È un piacevole ritorno al sound che ci ha caratterizzato fino a qualche anno fa e che ancora oggi presentiamo, in parte, dal vivo. Ci siamo divertiti, e quando ti diverti escono i lavori migliori, alla fine volevamo anche strappare un sorriso”.
Per capire meglio l’animo di Davide gli chiedo cosa gli strappi un sorriso e cosa invece lo commuova e lui, dopo una risatina mi dice: “Mi fanno sorridere le situazioni divertenti che non scadono nel volgare. Ogni volta che vivo qualcosa penso sempre ad un colore, se questo colore è chiaro allora so già che quella cosa mi farà stare bene. Mi commuove la sincerità, chi ti parla in maniera onesta e chi crea arte da cui traspare sincerità. Elisa e i Coldplay ad esempio hanno voci che mi commuovono per la sincerità con cui mi arrivano. Mi è capitato durante i concerti di piangere dalla commozione e non me ne vergogno“.
Voi parlate dell’avventura di Tina e Simone, in due parole come descrivi il viaggio dei Remida dal 2008 ad oggi?
Un viaggio in salita, pieno di soddisfazioni ma anche arduo, abbiamo avuto ostacoli difficili da superare. Non è stato semplice ma ogni volta che sali un gradino guardi da un punto più alto e questo ti riempie di gioia.
Cosa ti piace di Tina e Simone in tv?
Così come il brano, anche loro mi hanno colpito, sono una coppia assortita davvero perfettamente. Li guardo e mi accorgo che sono forti, hanno un gran carattere a livello televisivo e sono poi i più odiati da alcuni e i più amati da altri. Mi piacciono davvero molto.
Gli #spostati sul brano dedicato a loro dicono: “È stato inaspettatamente divertente scoprire che durante il nostro viaggio saremo accompagnati dalla voce de i Remida e dalle parole di Simone Pozzati. Ci siamo ritrovati nel testo e persi nella melodia. Davide Ognibene è stato una bella scoperta. Chissà che non lo sentiremo presto sul palco dell’Ariston”.
Pare abbiate ereditato dal re Mida il suo proverbiale “tocco d’oro”, pensate di “toccare” anche San Remo come vi augura Simone Di Matteo?
Per scaramanzia posso solo dire che ci stiamo lavorando, ci pensiamo ogni minuto ma bisogna vedere se “loro” pensano a noi. Non bisogna farsi troppi castelli in aria ma rimanere coi piedi per terra, noi ci proviamo e poi vediamo cosa ne uscirà fuori.
Quali sono i progetti futuri?
Nel futuro mi vedo, a livello personale, vicino al mare con una famiglia e non importa dove. A livello professionale non mi interessa avere i club o gli stadi pieni ma mi basta sperare in un futuro dove potrò togliermi delle soddisfazioni.
Articolo di Sandro Marenco.