Tour mondiale per Il Volo che, dopo gli Stati Uniti, torna in Italia e in Europa. Appuntamenti live per il trio, ma anche progetti discografici e di solidarietà.
Dopo 15 sold out negli Stati Uniti, Il Volo torna in Europa e in Italia. Appuntamento stasera, 5 maggio, al Pala Alpitour di Torino per una serata da tutto esaurito in cui il trio propone “Notte magica. A tribute to the three tenors”.
Il debutto del tour mondiale è avvenuto il 4 marzo scorso con il successo incassato al Radio City Music Hall di New York. A settembre, sarà la volta dell’America Latina e successivamente Australia, Nuova Zelanda e, per la prima volta, Il Volo si esibirà in Giappone – «Solo perché vogliamo mangiare il vero sushi», scherzano Piero Barone, Gianluca Ginoble e Ignazio Boschetto.
Quale repertorio proporrete i questi concerti?
Non mancherà il nostro ultimo disco, che è proprio “Notte magica. A tribute to the three tenors”, registrato a Firenze, e poi classici italiani, napoletani e americani, e canteremo anche arie d’opera. L’incoraggiamento per proporre questo progetto ce l’ha dato il maestro Placido Domingo, che è recentemente stato sul palco con noi. Canteremo anche due canzoni che non abbiamo proposto a Firenze, “Ave Maria mater misericordia” (scritta appositamente per noi) e una versione sinfonica di “Grande amore”.
Avete qualche timore di paragoni con i tre grandi tenori?
Ma noi non ci paragoniamo a loro! Pensiamo però che il nostro sia l’unico modo possibile per far conoscere il “Nessun dorma” e le arie delle opere a un pubblico giovane, che magari non le conosce.
A proposito dell’Ave Maria di cui avete parlato, c’è un progetto speciale a cui state lavorando…
Innanzi tutto, avremo un’udienza con il Papa a cui regaleremo il disco con il brano – speciale, solo per lui: non sarà pubblicato. E poi stiamo lavorando a un progetto con la Caritas per regalare una serata di musica alle persone meno fortunate di Roma, entro la fine dell’anno.
Tutti i vostri impegni comprendono anche un nuovo disco pop?
A fine anno lavoreremo sul nuovo album: speriamo che sia per noi una conferma di quello che siamo e del nostro percorso. Ci sarà un grande lavoro dietro, per scegliere le canzoni e definire il nostro suono.
State già selezionando le canzoni?
Le stiamo cercando. Vogliamo mantenere la particolarità di Il Volo, l’impronta sulla melodia italiana che ci contraddistingue dall’inizio, però daremo tanto importanza ai testi, oltre che alla voce. Il nostro amico Ermal Meta ci ha mandato dei brani, forse canteremo qualcosa di suo. Ma ci penseremo poi.
Perchè nel frattempo il tour continua.
Sì, dopo l’Italia e l’Europa in settembre saremo in America Latina, e poi in Australia, Nuova Zelanda e Giappone. Ma, tra l’altro, siamo impegnati con Emilio Estefan (produttore discografico cubano, marito di Gloria Estefan, nda) per la realizzazione di un disco latino: è arrivato il momento di un album di inediti in spagnolo. Non faremo “Despacito“, ma saremmo capaci di cantarla: sappiamo cantare in modo pop ma tante persone non lo sanno.
Voi avete partecipato all’Eurovision Song Contest: quest’anno tocca a Francesco Gabbani.
Stimiamo Francesco, ha una bella personalità forte: farà bene e otterrà un grande risultato.