L’iPod è stato introdotto nel mercato nel 2001 e da quel momento ha cambiato radicalmente il rapporto dell’uomo con la musica.
L’iPod è stato uno delle grandi rivoluzioni tecnologiche firmata dalla Apple Inc. di Steve Jobs. Al pari di CD, musicassette, vinili e streaming, l’iPod ha cambiato totalmente qualsiasi punto di vista sulla musica, rendendola liquida e portatile. Nel 2001 Apple lancia questo prodotto in parallelo ad iTunes, con un’unica motivazione: cambiare il mondo della musica.
Il mercato tra la fine degli anni ’90 e gli anni 2000 era florido di hit. Dare la possibilità di scaricare le singole tracce di un disco a 0,99 euro è stata una vera rivoluzione. Il rovescio della medaglia è stato l’inizio della fine del concetto di album. Certo, stiamo partendo davvero a monte, ma se oggi le persone ascoltano raramente un disco intero è anche “colpa” di iTunes, soprattutto delle conseguenze di questo servizio. Le persone riconoscevano il disco come un prodotto che si comprava in un negozio fisico, come una copia materiale inserita in uno stereo o nell’autoradio. Da iTunes in avanti la musica è diventata liquida, scaricabile. Questo ha favorito l’inizio della piaga della pirateria e un crollo del mercato musicale. Si presume che Apple non pensò a questa possibilità, ma avvenne, nel bene o nel male.
iPod: ritorno al futuro
La Apple di Steve Jobs non era un’azienda qualunque, le loro visioni puntavano al futuro, ci facevano arrivare lì in anticipo. Infatti, l’iPod e i suoi fratelli più grandi (Nano, Shuffle, Touch, etc.) sembrano essere stati dispositivi spediti nel passato da qualcuno in possesso di una macchina del tempo. Un display a colori permetteva di avere “tutta la musica che volevi” a portata di tasca, ascoltabile dalle cuffiette, con un design accattivante, una capienza e una batteria incredibili. Ricordiamoci che stiamo parlando di inizio 2000. L’iPod Touch è stato il precursore degli smartphone, perché, chi non poteva permettersi un iPhone, poteva lo stesso avere un dispositivo con lo schermo touch e le applicazioni a poche centinaia di euro. Inoltre, come molti prodotti Apple, l’iPod erano un distinguo di coolness tra i giovani: avevi l’iPod, eri un figo. Le cuffie bianche era un vero marchio di fabbrica e lo studio sulla qualità delle cuffie dell’azienda di Cupertino è stato fondamentale per il progresso. Infine, vennero introdotti dall’iPod i podcast, idea di Apple che non è stata capita per anni, oggi è il presente e il futuro di molti contenuti crossmediali.
Insomma, questo piccolo strumento ci ha insegnato ad accettare un cambio tecnologico che oggi vede nelle nostre tasche la sua stessa rivisitazione artistica. E non è poco influenzare la società in questo modo. L’iPod è stata un’opera in stile Brunelleschi, ha reso la musica a portata d’uomo.