Irene Fornaciari non è soltanto una figlia d’arte ma un’artista con un background di tutto rispetto, oltre a una gavetta passata attraverso svariate esperienze. “Questo tempo” è il nuovo album con 11 brani tutti da ascoltare.
È un concetto universale che i “figli d’arte” hanno una vita non semplice, in particolare quando si mettono in testa di proseguire le orme paterne o materne, a seconda dei casi. Raccomandati, privi di talento, falliti e “chi più ne ha, più ne metta”, sono le espressioni che solitamente accompagnano il loro percorso artistico. E se il papà o la mamma sono dei monumenti, tutto diventa ancora più complicato: occorre mettersi l’anima in pace e vivere sempre sotto la loro ombra, a volte troppo ingombrante o addirittura schiacciante.
Irene Fornaciari appartiene alla schiera dei sopracitati, è un dato di fatto. La dilagante superficialità che, troppo spesso, attanaglia le masse porta a dire: “ah, la figlia di… se sta lì deve dire grazie a…”, senza nessuna pietà e, cosa più grave, senza aver effettivamente ascoltato nulla dell’artista in questione, né un disco, né un concerto, insomma nulla di nulla. Per fortuna c’è chi preferisce andare oltre tutti i fiumi di (inutili) parole, prestando attenzione a un’artista come Irene Fornaciari che, checché se ne dica, ha un background di tutto rispetto, oltre a una gavetta passata attraverso svariate esperienze.
Poco più di un mese fa, ha timbrato la sua quarta presenza al Festival di Sanremo proponendo “Blu“, una canzone diversa dalle precedenti con cui aveva gareggiato da solista nel 2009 e nel 2012 (nel 2010, invece, era insieme a I Nomadi).
C’è da dire che Irene non è più una ragazzetta, è ormai una donna consapevole, dotata di una spiccata sensibilità che la porta a essere in continua ricerca, a mettersi in discussione, a evolversi. “Questo Tempo (2016 Believe Digital)“, titolo del suo ultimo album pubblicato in concomitanza con la kermesse festivaliera, è una sorta di fermo immagine, o meglio di fermo emozione sulla sua vita di donna e di artista, profondamente innestata nel suo presente, appunto in “questo tempo”.
Non a caso il brano sanremese, tra i più ispirati e riusciti dell’intero disco (tra gli autori figura Beppe Dati), affronta con un pizzico di poesia il dramma dei migranti, attuale, senza tempo e vicino alla nostra realtà. Episodi a cui è bene dedicare qualche ascolto in più sono “L’altra faccia della luna”, “È solo un attimo”, “Un amuleto” e “Dalla finestra di casa mia”, firmati da autori come Nicolò Agliardi, Luca Chiaravalli, Federica Abbate, Andrea Amati, Diego Calvetti (anche in veste di produttore) e la stessa Irene, a cui si aggiungono Emiliano Cecere e Saverio Grandi per la title track “Questo tempo”.
Una menzione speciale per l’autore della foto di copertina, Angelo Trani, che ha fissato il volto della Fornaciari in un primissimo piano intenso e molto espressivo che ben rappresenta il contenuto dell’album.
Se la strada proseguisse nella direzione intrapresa in questo lavoro, sicuramente più acuta e introspettiva, Irene potrebbe regalare tanto ai suoi estimatori, sia dal punto di vista interpretativo, sia come autrice, tracciando un percorso in crescendo, in piena sintonia con la sua maturità e la sua evoluzione. Lo scatto è stato fatto, ora bisogna solo tenerla d’occhio.
Sito web ufficiale: www.irenefornaciari.it.
«Questo tempo»: tracklist dell’album di Irene Fornaciari
01. Blu
02. L’altra faccia della luna
03. La comprensione
04. È solo un attimo
05. Questo tempo
06. Il giorno perfetto
07. Il paradiso è perduto
08. Dalla finestra di casa mia
09. Draghi nel cielo
10. Giorni
11. Un amuleto