Il tenore pescarese Piero Mazzocchetti torna con un nuovo progetto discografico di altissimo livello che si fregia della produzione del Maestro Peppe Vessicchio, arrangiatore e direttore d’orchestra oltre che autore di molti brani dell’album.
È risaputo che il belcanto italiano continua a essere uno dei marchi doc dello stivale nel mondo. A tenerne alta la bandiera c’è Piero Mazzocchetti, valoroso tenore abruzzese la cui storia sembra perfetta per la sceneggiatura di un film.
Appassionato di musica fin da piccolo, a sette anni inizia a studiare pianoforte e a tredici canto lirico; dopo aver vinto vari festival regionali, a sedici anni si avvia all’attività del pianobar ricevendo molti consensi sia come pianista che come cantante. A questo punto la storia inizia a farsi interessante: Piero, terminati gli studi, contro il volere dei genitori, invece di iscriversi all’università, accetta un buon contratto di pianobar in Germania, precisamente a Monaco di Baviera. Correva l’anno 1998, Piero ha solo vent’anni, fa la valigia e parte. Ecco che qui arriva il colpo di scena: il locale dove il ragazzo suona e canta è frequentato da famosi calciatori come Karl-Heinz Rummenigge, Mario Basler, Franz Beckenbauer e dal dirigente sportivo Roger Wittmann, guarda caso grande appassionato di canzone italiana. Che succede a questo punto? Wittmann lo scrittura e diventa il suo primo manager.
Mazzocchetti inizia la sua escalation in terra straniera incidendo nel 1999 il suo primo album intitolato L’eternità, a cui segue nel 2002 Parole nuove e nel 2004 Amore mio. Il successo è notevole: partecipazioni a programmi televisivi prestigiosi, dischi d’oro, concerti nei più grandi stadi tedeschi, duetti con famosi cantanti come José Carreras, Luciano Pavarotti, Andrea Bocelli, Al Bano, Milva e via dicendo. Arriva il 2007: il nostro eroe torna nella sua terra e Adriano Aragozzini gli propone di partecipare al Festival di Sanremo dove si classifica terzo con una bella canzone giusta per le sue corde, Schiavo d’amore, composta da Maurizio Fabrizio e Guido Morra. La storia è a lieto fine: Piero Mazzocchetti, dopo quasi dieci anni di consensi internazionali, finalmente riceve la giusta consacrazione anche nella sua Italia.
Una storia esemplare, intrisa di talento e passione ma anche di umiltà e sacrificio, di pazienza e attesa. Una storia che continua, che non si ferma, che prosegue con una dignità e una verità artistiche altissime. Lo testimonia Istanti (Italiana Dischi), nuovo album di Piero Mazzocchetti che si avvale della preziosa collaborazione e produzione del Maestro Peppe Vessicchio, ma soprattutto nato dalla stima e dall’amicizia reciproca. Ascoltando l’intero disco, emerge subito la maturità vocale e interpretativa del tenore che va a sposarsi perfettamente con brani/romanze come L’eterno respiro del mare, Amor perduto e Per tutto il tempo, tutti e tre dotati di una melodia bella e sana, ricercata ed elegante, non banale e scontata, merito della penna ispirata di valenti autori come Francesco Morettini, Luca Angelosanti e dello stesso Vessicchio, artefice di altri episodi tra cui Istante, Incanto e Voglio soltanto che ritorni, in pieno stile “musical” cantato in duetto con la bella voce di Linda Ross. L’accoppiata Fabrizio-Morra è presente con L’attimo fuggente, composizione intensa e piena di patos di cui Mazzocchetti regala un’interpretazione da brivido.
Due sono gli omaggi graditissimi ai geni musicali “made in Italy” di Domenico Modugno e Nino Rota, rispettivamente con Amara terra mia e Brucia la terra, quest’ultima versione siciliana di Parla più piano, tratta dalla colonna sonora del film Il Padrino, ingemmata dalla straordinaria tromba di Fabrizio Bosso. Altra partecipazione da segnalare è quella dell’eccellente flautista Andrea Griminelli nella classicheggiante Canta il canario. Non poteva mancare un momento in tedesco, una sorta di ringraziamento alla terra artistica di adozione, con Frühlingsmorgen del musicista austriaco Gustave Mahler (1860-1911); mentre l’anima più jazzy del nostro si ritrova in Goodbye Philadelfia di Peter Cincotti. Album di elevata caratura che mette in luce un diamante fulgido come Piero Mazzocchetti in evidente “stato di splendore”.
Tracklist di Istanti:
- L’eterno respiro del mare
- Amore perduto
- Voglio soltanto che ritorni – con Linda Ross
- Brucia la terra (Parla più piano) – feat. Fabrizio Bosso
- Per tutto il tempo
- Goodbye Philadelfia
- L’attimo fuggente
- Istante
- Amara terra mia
- Frühlingsmorgen
- Canta il canario – feat. Andrea Griminelli
- Incanto