Conosciamo tutti Freddie Mercury sul palco, icona del rock e strabiliante frontman dei Queen. Ma che persona era a riflettori spenti? Da poco ristampata la (discutibile) testimonianza di Jim Hutton, compagno degli ultimi anni di vita della regina del rock.
Il prossimo 24 novembre saranno 28 anni da quando se ne è andato Freddie Mercury. Un artista protagonista per oltre 20 anni della scena rock e forse celebrato ancora più oggi che in vita. Da leader dei Queen a solista di successo, chi non conosce almeno una sua canzone, persino tra le generazioni di giovanissimi?
E più lo si ascolta e più ci si chiede: chi era Farrokh Bulsara dietro quella facciata di fama e trasgressione chiamata Freddie Mercury?
Mondadori ha da poco ripubblicato I miei anni con Freddie Mercury, testimonianza della persona che ha condiviso con lui gli ultimi anni di vita. Quelli che lo consacrarono definitivamente nell’Olimpo del rock e del trionfo della felicità del sudato benessere. Ma anche quelli della scoperta della malattia e del ritiro dalla vita pubblica.
Stiamo parlando di Jim Hutton, ex parrucchiere che conobbe Mercury a Londra nel 1983 – ignorando inizialmente persino di chi si trattasse – e diventatone poi l’amante dal 1985. Solo gli amici più intimi sapevano che fosse “suo marito” mentre per estranei o semplici conoscenti Jim era soltanto “il giardiniere” della lussuosa dimora di Kensington di Freddie.
Hutton svela intesa, complicità e tenerezze nella visione privilegiata di un legame di sette anni tra momenti felici e drammatici, fino alla morte nel 1991. Non semplice testimonianza dell’esistenza di una rockstar ma soprattutto del lato più intimo di Mercury. A tratti nel tentativo di dipingere un uomo diverso da quello amato dai fans, gettando persino un’altra luce su Mary Austin e lasciando i tre membri dei Queen sullo sfondo.
Una visione di parte, certamente, che si può accettare o rifiutare. Più di tutto però, alla luce di certi dettagli, viene da chiedersi fino a che punto sia lecito sapere della vita privata di questo artista. Ci appaga ascoltare la sua musica o per apprezzarlo fino in fondo è necessario conoscere anche particolari della rispettabile intimità di un uomo? Forse ai veri estimatori sono sufficienti i versi alla base della statua commemorativa di Mercury a Montreux: “Cantante di canzoni, amante della vita”.