LegalPop, il plagio. Cos’è? Quali sono le sue conseguenze?

LegalPop, come muoversi tra musica e diritto 1

L’Avvocato Renato Moraschi risponde alle nostre domande sul plagio

Plagio. Uno degli argomenti più discussi in campo artistico, e mai del tutto conosciuto. Chiunque sa che esiste, in tanti usano questa parola spesso abusandone. I media, da sempre alla ricerca dei plagi musicali specie nel periodo del Festival di Sanremo, mettono spesso in discussione la storia delle canzoni parlando di plagio. Ma di cosa si tratta esattamente? Quali sono le sue implicazioni?

Eccoci al nostro consueto appuntamento con LegalPop, la rubrica che ogni settimana vi racconta l’arte e i suoi retroscena con un vero e proprio manuale per muovervi correttamente senza incorrere in diatribe giudiziarie.
A rispondere, come sempre, l‘Avvocato Renato Moraschi, specializzato in diritto d’autore. Al termine dell’articolo, troverete il nostro consueto riassunto che traduce il linguaggio più strettamente “Legal” a quello “Pop“. Per ogni eventuale specifica domanda, potete scrivere al nostro indirizzo email: l’Avvocato vi risponderà dalla nostra rubrica!
Parliamo, quindi, di plagio. Imitare un’opera artistica (non solo musicale) vuol dire plagiarla? Cosa si rischia plagiando un’opera d’arte? Ecco qui le risposte dell’Avvocato alle nostre domande basilari.
Cos’è il plagio?
L’Avvocato risponde…

Per “plagio” si intende la falsa attribuzione di paternità dell’opera altrui.

L’autore del plagio si dichiara autore di un’opera che, invece, è stata creata da altri. Mediante il plagio si viola il diritto morale di paternità del vero autore.
Il plagio può ritenersi sussistente nel caso in cui vi sia una pedissequa ripetizione dell’opera dell’ingegno altrui. E, dunque, quando si riscontri nelle due opere una identità di rappresentazione, tale da far ritenere che si è in presenza di una rappresentazione sostanzialmente unica.
Di plagio non può parlarsi ove l’opera successiva abbia una propria autonomia espressiva e sia il risultato di uno sforzo creativo che lo connoti di originalità.
Se sfrutto illecitamente un’opera altrui posso essere accusato di plagio?
L’Avvocato risponde…

Non necessariamente.

Ovvero se taluno sfrutta illecitamente un’opera altrui, senza attribuirsene la paternità, che continua ad essere riconosciuta in capo al suo autore, si configura una diversa fattispecie denominata contraffazione dell’Opera dell’ingegno. In tale ipotesi il terzo viola i diritti economici dell’opera.
E’, altresì, possibile configurare una fattispecie composta denominata plagio-contraffazione. In questa ipotesi vi è la falsa attribuzione di paternità di un’opera che viene, nel contempo, sfruttata illecitamente dal terzo. Giova precisare che per la contraffazione e per il plagio-contraffazione è irrilevante che l’opera riprodotta e sfruttata sia esattamente l’opera originale oppure la stessa modificata…
Se non ho depositato una canzone alla SIAE e qualcuno me la copia, non ho nessuna possibilità di fare valere la mia idea artistica?
L’Avvocato risponde…

La SIAE, così come le altre collecting, certamente sono il mezzo di tutela per le opere dell’ingegno.

Nell’ipotesi in cui l’opera non sia stata depositata diventa più difficile giuridicamente fornire la prova della paternità dell’opera e, pertanto, di tutti i diritti tutelati dalla LDA.

LegalPop, come muoversi tra musica e diritto 2
Ci sono limiti di tempo per cui possa rivendicare i miei diritti su una canzone plagiata, dalla data di pubblicazione del secondo brano?
L’Avvocato risponde…

I termini variano a seconda del risultato che si intende ottenere con l’azione proponenda.

Certamente la prima azione da proporsi in tale ipotesi è quella cautelare d’urgenza…Sempre che ne sussista l’elemento soggettivo ed oggettivo per l’ottenimento del relativo provvedimento.

Ogni altra azione deve essere compiutamente valutata nei termini previsti dal codice di rito.

Cosa rischio se un mio brano viene ritenuto plagio di una canzone già esistente?
L’Avvocato risponde…

Il plagio presuppone una responsabilità di natura penale e civile. 

Tuttavia alcune contravvenzioni disciplinate dalla LDA sono state depenalizzate e costituiscono semplici illeciti amministrativi. 
Riassumendo…
  • Il plagio è la falsa attribuzione di paternità di un’opera artistica composta da un’altra persona
  • Non si può parlare di “plagio” di fronte a un’opera che, pur somigliando a un’altra, abbia richiesto un lavoro creativo tale da potere essere definita “originale”.
  • Usare illecitamente un’opera altrui implica un plagio solo se ci si attribuisce la falsa paternità della stessa. Altrimenti si parla solo di “contraffazione”
  • Senza depositare alla SIAE i propri brani, diventa più complicato dimostrarne la paternità. E’ fortemente consigliato depositare tutti i pezzi per tutelare i diritti d’autore.
  • Se viene pubblicato un brano uguale al mio, non ho limiti di tempo per denunciarlo. In ogni caso per prima cosa avviene una cautela d’urgenza e, solo in un secondo momento, se certificato il plagio, potrebbero essere presi concreti provvedimenti in merito
  • Plagiare un’opera altrui è punibile penalmente e civilmente. Molte contravvenzioni ora costituiscono solo illeciti amministrativi e non più penali
Condividi su:
Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi, laureato in filosofia con una tesi sulla comicitá contemporanea riletta attraverso Bergson e Freud, è appassionato di musica e teatro. Racconta con rigore aneddotico la storia del Festival di Sanremo e della musica italiana, suggerendo ogni volta spunti filosofici e inediti.
Top