L’Avvocato Moraschi chiarisce cosa comporta la cancellazione dalla SIAE o da altre collecting
SIAE e diritti d’autore: ne sentiamo parlare da sempre e ci sembra praticamente impossibile scindere le due realtà. Sappiamo che la SIAE tutela gli autori e gli editori nelle loro opere d’arte e questo ci potrebbe bastare per intuire che vi sia una legislazione a garanzia anche dei compositori e dei poeti. Eppure restano talvolta alcuni dubbi relativi alle modalità e alle tempistiche.
Per esempio, una volta che ci si iscrive alla SIAE si è costretti a mantenere l’iscrizione per tutta la vita se si vuole ricevere i compensi per i diritti d’autore?
La risposta potrebbe sembrare banale, ma non lo è affatto, anche perché si stanno chiedendo in realtà due cose leggermente diverse: la lettera di Maria Teresa questa settimana si riferisce proprio a questa tematica. Come sempre risponde l’Avvocato Renato Moraschi e, in fondo alla pagina, troverete il riassunto nella nostra traduzione dal linguaggio legal a quello pop.
Se anche tu hai una storia da raccontare relativa al rapporto tra musica e legalità, scrivici a redazione@musica361.it.
Buongiorno,
sono iscritta da diversi anni alla SIAE in quanto fino a un po’ di tempo fa componevo molte canzoni. Ora, però, sta diventando una spesa improduttiva non occupandomi più attivamente di musica. Vale la pena che resti iscritta?
Se voglio smettere di pagare la SIAE che ne sarà dei diritti d’autore sui brani scritti in precedenza? Saranno ancora tutelati?
Grazie,
Maria Teresa (Avellino)
Risponde l’Avvocato Moraschi.
Resta inteso che con la cancellazione, seppur le opere sono tutelate in termini di diritti d’autore in quanto la paternità dell’opera non viene meno, non consente la distribuzione a favore dell’avente diritti dei relativi compensi.