È uscito l’11 aprile il suo nuovo singolo ‘I had a wood’ e Alessia Ramusino si è concessa ad una nostra intervista proprio qualche giorno dopo l’uscita del brano.
Ciao Alessia, come stai? Come sta andando il nuovo singolo?
Siamo in promozione adesso quindi ancora non si possono tirare le somme, per ora sta avendo un buonissimo riscontro. Avevamo paura che in Italia, essendo il brano in inglese, non fosse compreso subito, invece i risultati fanno ben sperare. In realtà questo singolo è già in programmazione sui maggiori network russi quindi già questo è molto positivo, a breve farò anche dei passaggi televisivi in Russia.
Durante la tua vita hai visitato molti luoghi, che spunti hai preso da questi viaggi per questa canzone?
In questa canzone c’è del pop statunitense o comunque di matrice sassone, io ascolto molta musica americana ed inglese per cui questo brano mi ricorda sicuramente quei posti’.
Il titolo del brano è ‘I had a wood’, a fronte di ciò che cosa rappresenta per te il bosco e perché proprio questo titolo?
Traggo sempre ispirazione da ciò che mi accade e dalla vita vissuta, questo bosco era veramente mio, di mia proprietà e rappresenta indubbiamente un ricordo, l’evanescenza di alcune illusioni perché il bosco è un luogo in cui puoi perderti completamente e dove è difficile ritrovare il cammino se non è ben tracciato. Nel testo parlo anche dei miei cani, dei miei lupi e quindi vuol dire anche avere qualcuno accanto che ti aiuti a tornare a casa. E’ un monito a non stare da soli, a non vivere da soli perché spesso si finisce solamente per perdersi.
Con quale artista ti piacerebbe collaborare?
Nel mio cuore ho il desiderio di fare una canzone insieme a Michael Bolton, mi affascina molto la sua voce. Di italiano invece con Bocelli, ho scritto delle romanze che ho ancora nel cassetto in attesa che lui mi possa aiutare a farle conoscere perché sono proprio romanze e quindi più adatte alla sua vocalità che non alla mia.
Hai avuto delle esperienze televisive realizzando colonne sonore per Canale 5, ti piacerebbe fare nuovamente un’esperienza del genere?
Mi piacerebbe molto. Devo dire che amo talmente tanto la composizione che stare lontano dalla scena e quindi al di qua delle telecamere e dell’esposizione mi fa vivere un’emozione molto forte e protettiva. Spesso e volentieri viviamo molto di immagine e quindi l’immagine falsa quello che vorremmo esprimere davvero. Io tra l’altro ho un impatto visivo molto forte, aggressivo, per cui spesso ciò contraddice i miei sentimenti e le mie sensazioni, vivere nelle colonne sonore vuol dire esprimere la propria musica senza deviarla.
Articolo di Paolo Aruffo.
Qui di seguito il link del nuovo singolo, ‘I had a wood’