A cantare Live it up, ai Mondiali russi, c’era anche Will Smith
Live it up, ovvero “vivilo”. Era questo il messaggio che voleva ispirare la canzone ufficiale dei Mondiali russi nel 218. Certo, facile a dirsi, meno a metterlo in pratica. A cominciare da quello stesso evento calcistico a cui noi italiani, dopo due partecipazioni flop, non prendemmo parte. Ci sarebbe piaciuto “viverlo”, ma la sconfitta nei playoff con la Svezia ci impedì di essere a quei Mondiali. Sarebbero stati invece i cugini francesi a portare a casa il loro secondo successo, battendo il sorprendente Uruguay. Pazienza dunque per le canzoni italiane che non ci sarebbero state nemmeno quell’anno: la grande manifestazione fu in ogni caso teatro di grandi sfide. E di emozioni musicali.
In questa nuova puntata di MusiCalcio, quindi, parliamo di Live it up.
La canzone era un raggaeton divertente, pieno di grandi strumentazioni, ballabile e orecchiabile. Niente di troppo originale, forse, per noi italiani. Se ascoltate attentamente il brano, infatti, vi sembrerà di scorgere quelle atmosfere a cui il nostro Adriano Celentano ci aveva già abituati decenni prima. A cantare l’inno ufficiale dei Mondiali russi, che per la prima volta coincideva anche con quella più “istituzionale”, erano due americani e una cantante kossovara. Alla faccia delle polemiche di quattro anni prima per la “non brasilianità” di Jennifer Lopez. I cantanti in questione, infatti, erano il rapper Nicky Jam con Will Smith ed Era Istrefi.
Come sempre, la canzone dei Mondiali raccontava un forte significato morale.
Prima ancora che un brano dedicato al calcio, infatti (anche qui si riveda quanto fossero sterili polemiche lanciate precedentemente a J Lo), Live it up è una canzone sulla vita. Il messaggio è chiaro: non abbiamo sempre una seconda possibilità e, se anche ci fosse, non sapremo quando sarà.
Ecco perché bisogna vivere il momento, senza lasciare nulla per intentato. Bisogna lasciarsi l’orgoglio alle spalle e vivere ogni singolo istante. Proprio come fa un calciatore. Ecco che lì nasceva quindi il paragone con il mondo del pallone.
Come i veri campioni, dobbiamo tenere a mente il nostro obiettivo.
Live it up, dunque, era un bell’inno significativo che per questo fu adottato come unico brano ufficiale di quel Mondiale. Eppure, in quella estate 2018, la canzone passò quasi inosservata. D’altronde, se non partecipi alla manifestazione, tutto perde di interesse. Così il brano si fermò al sessantottesimo posto della hit parade da noi. Raggiunse, invece, il disco d’oro in Messico e Svizzera e addirittura quello di Platino in Polonia.
Prodotta da Diplo, Live it up rimane una perla che in troppi in Italia non hanno ascoltato. Peccato, perché il ritornello diceva proprio “tutto il mondo ci sta guardando”. In parte perdemmo una occasione…