Localitour d’Autore è un radio show itinerante ideato e condotto da Fabio Ricci e Alessandra Drusian, i Jalisse: è un programma che promuove e fa conoscere la creatività, a tutto tondo
Di Localitour d’autore avevamo già parlato: si tratta di un format ideato da Fabio Ricci e Alessandra Drusian, i Jalisse, che racconta idee, progetti, curiosità, suggerimenti creativi e presenta anche musica inedita. Il programma radiofonico, distribuito in numerose radio, si struttura in puntate da un’ora realizzate in giro per l’Italia tra spiagge, locali, piazze e teatri.
Scopo dei Jalisse è trovare e presentare creativi di ogni genere, non solo cantautori: si va dagli inventori ai poeti, dai cuochi agli attori, tutti alla ricerca della possibilità di raccontare quello che fanno – molto spesso, quello che sono.
Nelle puntate di Localitour, le proposte degli ospiti sono accompagnate da brani musicali di artisti emergenti. Insomma, di contenuti da esplorare nel corso delle puntate ce ne sono molti: di questo abbiamo parlato con i Jalisse.
Localitour d’Autore è un progetto ideato da voi, ma chi per primo tra i due ha avuto l’intuizione?
La scintilla l’ha avuta Fabio, l’idea è stata sua. Lui è il creativo, Alessandra è la persona che pesa i piatti sulla bilancia e dà l’ultima parola.
Da cosa è scaturita questa idea?
Dal vedere le difficoltà che giovani e creativi incontrano nel farsi conoscere: abbiamo pensato di dar loro voce. Le radio hanno accolto bene questa nostra proposta, e quindi il programma, che è stato distribuito anche a diverse emittenti radiofoniche internazionali. Localitour piace, il tamtam lo sta facendo crescere.
Quante puntate avete previsto?
Non ne abbiamo previste un numero preciso, per ora andiamo avanti visto che abbiamo tanti artisti da presentare e le radio ci hanno chiesto di proseguire.
A proposito dei cantanti che ospitate, quella che propongono è musica inedita?
Sì, ma diamo la possibilità di presentarsi anche a chi ha scritto un libro, a chi fa foto, dipinti, anche murales, una forma d’arte sempre più riconosciuta come tale.
Come avete scovato questi ospiti?
Dai nostri contatti, dal fatto di prendere parte a giurie di concorsi canori. Ad esempio, abbiamo partecipato a dei concerti in favore dei paesi terremotati del centro Italia, conoscendo molti cantanti, e tanti altri ce ne sono nel MAI, il Movimento Artisti Indipendenti – indipendenti, come lo siamo noi. E poi grazie a Facebook ci contattano tante persone che ci segnalano i loro lavori, non solo musicali. Già nel 2006 avevo ideato un Localitour girando dei video nelle piazze, entrando a casa delle persone e parlando di piccole realtà poco conosciute. Chissà, magari anche questo Localitour radiofonico potrà in futuro avere anche una versione video.
Alessandra, qual è il tocco femminile che hai dato a questo format?
Il mio tocco personale c’è, ed è da mamma precisa. Sono quella che guarda l’orologio, che organizza: sono molto ragioniera in questo. Sia io sia Fabio mettiamo in questo progetto quello che siamo come genitori, come marito e moglie, e come artisti.
Qual è la difficoltà maggiore che secondo voi gli emergenti incontrano oggi nel far conoscere la loro musica?
Dagli anni ’90 il mondo della discografia è cambiato moltissimo. Oggi non ci sono più i talent scout che ti vedono su un palco e immaginano quello che puoi dare alla musica, passo dopo passo. Ci sono ragazzi che hanno voglia di farsi vedere per quello che sono, mettendosi a nudo su un palco. L’omologazione non va bene… se ci fosse stata, non avremmo avuto Battisti, Guccini o De Andrè, per fare i nomi di tre grandi della musica italiana.
Oltre a Localitour d’Autore, che rappresenta un bell’impegno, state già pensando a nuovi progetti?
Sì, con Gianni Errera di Nove Eventi (discografico e musicista, nda) stiamo lavorando a qualcosa che riguarda la bella musica italiana, quella che mette la pelle d’oca. Impossibile anticipare qualcosa adesso, potremo riparlarne nei prossimi mesi.