Lorenzo Santangelo ci presenta “Musick” il nuovo album pieno di contenuti, colori, musica vera e suonata e di strumenti reali
Vincitore del Premio Fabrizio De Andrè 2022, nonché finalista al Premio Bertoli 2021, Lorenzo Santangelo ci presenta il suo nuovo album, “Musick” che vanta anche featuring con Neri Marcorè e Bunna.
È uno dei più apprezzati autori del panorama musicale italiano, attento osservatore e fotografo della realtà, sia nel raccontare gli affetti che nei testi “di protesta”.
Il titolo del suo ultimo album, “Musick” è la sintesi delle parole inglesi music e sick, per dirci che oggi la musica è malata.
Il cantautorato avrebbe bisogno di spazi più ampi di fruizione, e i Premi dedicati ai grandi cantautori italiani, ai quali Lorenzo ha partecipato, sono tra i pochi spazi rimasti, come ci ha evidenziato nell’intervista.
Così tempo fa Lorenzo si è espresso sul suo disco: «Ho cercato di riempirlo di contenuti, di temi, di colori, di musica vera e suonata, di strumenti reali, di parole assemblate in maniera nuova.
Il pubblico dovrebbe avere desiderio di qualità…Credo che la musica sia malata e abbia bisogno di aiuto. Ne ha bisogno artisticamente, politicamente, socialmente».
E relativamente al cantautorato «… è un’eccellenza italiana, che il mainstream sta facendo scomparire e questo è un delitto che la discografia sta commettendo.
Abbiamo bisogno che il cantautore torni ad avere un ruolo importante nella musica, come è sempre stato, un ruolo che è quello di far riflettere, di far emozionare l’ascoltatore, non necessariamente di dare delle risposte chiare, ma fotografare il momento, la situazione e indurre all’osservazione secondo il proprio modo d’essere, anche se questo pensiero potrebbe essere discordante. L’importante è far riflettere l’ascoltatore su qualcosa».
Nel nuovo disco anche alcuni singoli usciti nell’ultimo anno: da “L’arancio”, dedicata al nonno (“Bello de nonno, fa er favore, sbucciame l’arancio…”), a “La minoranza”, che vede un featuring con Neri Marcorè”, a “Lo squalo della Groenlandia”, con la partecipazione di Bunna.
La traccia che dà il titolo all’album è l’ultima che ha scritto in ordine di tempo. «Da anni avevo deciso di chiamare il mio nuovo disco Musick, ma non mi era mai venuta un’idea di canzone convincente…Avevo bisogno di aprire il disco con qualcosa di inaspettato, spiazzante, un tipo di canzone che nessuno si sarebbe aspettato da me».
Intervista a cura di Domenico Carriero e Vincenzo Salamina