Disponibile dal 24 novembre la riedizione di uno degli album più importanti per la carriera del cantautore bolognese, rimasterizzato e arricchito da alcuni contenuti inediti
A quarant’anni di distanza dalla sua pubblicazione, torna nei negozi e per la prima volta negli store digitali “Come è profondo il mare – Legacy Edition”, uno dei capolavori discografici di Lucio Dalla, indimenticato poeta di cui si avverte oggi una fortissima mancanza. Non è per niente facile trovare nell’attuale scenario musicale artisti di questo calibro, tant’è che possiamo definirlo uno dei pochi cantautori senza eredi. Un omaggio al ricordo di questo istrionico personaggio, edito da Sony Music, disponibile in due versioni: quella CD e quella LP, entrambe impreziosite da un bonus contenente sette brani live e un libretto di quaranta pagine con foto e aneddoti inediti.
«Lucio sapeva di essere alla vigilia di un qualcosa di grande – racconta Ron – un disco che ha lasciato senza parole tutti, nessuno si aspettava delle cose così importanti. Andò bene ma non eccessivamente, fù il trampolino di lancio per ‘Dalla’ e ‘Lucio Dalla’, i due dischi successivi considerati ancora oggi i suoi di maggior successo. Lui amava definirsi un cantautore per sbaglio, era davvero un artista fuori dagli schemi e lo ha sempre dimostrato nel corso della sua carriera».
Un album composto sotto il cielo stellato delle isole Tremiti, tra la primavera e l’estate del ’77. “Come è profondo il mare” rappresenta il settimo tassello discografico del cantautore bolognese, il primo a contenere tutti i testi firmati con il suo nome, rendendolo di fatto il manifesto del cambiamento e della sua consacrazione autorale. Un Dalla rivoluzionario, reduce dalla fine della decennale collaborazione con Roberto Roversi, uno degli scrittori italiani più importanti del dopoguerra. Un connubio di testi crudi e diretti, Lucio non aveva paura di esprimere il suo pensiero impegnato, che predomina in tutto il progetto, suggellato dalla sua inconfondibile interpretazione.
«Un disco che gli ha dato sicurezza – dichiara Samuele Bersani – di cui andava molto orgoglioso. Un tocco ostinato tutt’altro che italiano, originale e che non assomigliava a nessun’altra cosa esistente fino a in quel momento. Un album circense, libero e onirico, che rappresenta al meglio il ricordo personale che conservo io di Lucio».
Oltre alla titile-track, sono contenuti altri autentici gioielli del suo repertorio: da “Disperato erotico stomp” a “Treno a vela”, passando per “Barcarola”, “Il cucciolo Alfredo”, “Corso Buenos Aires”, “…e non andar più via” e “Quale allegria”, intensa ballad scritta originariamente per Ornella Vanoni, composta una settimana dopo la morte della madre dell’artista. L’intenzione e l’intuizione racchiusa in otto brani, che raccontano le storie immaginate e vissute da uno dei più importanti cantastorie del nostro Paese, in grado di mescolare la realtà al suo estro visionario e futurista. Ironico e provocatore, Lucio Dalla non si è mai preso troppo sul serio, questo il segreto del suo incredibile e intramontabile successo.