Luigi Salerno: “Tregua”, il nuovo singolo, un grido di speranza, una riflessione sulle guerre che sembrano non finire mai

È uscito lo scorso 25 ottobre in radio, sulle piattaforme digitali e in tutti i digital store “Tregua”, il nuovo singolo di Luigi Salerno.

Il titolo racchiude già il cuore del brano: una tregua che sembra non arrivare mai. Le guerre finiscono in un luogo e iniziano altrove. Sono combattute da persone che spesso non le vogliono, ma che vengono manovrate da potenti seduti sulle loro comode sedie, al sicuro dai pericoli.

«Molti anni fa ho scritto Tregua, ispirandomi alla guerra in Kosovo. Poi il brano è rimasto lì, registrato su una audiocassetta – dichiara Luigi Salerno – da allora tante cose sono cambiate. Sembra un mondo completamente diverso, ma purtroppo sono scoppiate molte altre guerre, troppe. “Tregua” non parla di una guerra in particolare, ma delle guerre in generale».

Luigi Salerno nasce ad Alba, in Piemonte. La sua carriera musicale inizia nel 1995, quando, insieme a Giorgio Faletti e Danilo Amerio, scrive la canzone Passa Tutto, che sarà inclusa nell’album Ho bisogno d’amore di Danilo Amerio, presentato al Festival di Sanremo. Nell’album è presente anche il brano Per Te, scritto da Luigi con Amerio. Successivamente, Passa Tutto viene tradotto in spagnolo come Pasa Todo e interpretato dal cantante argentino Ricardo Montaner.

Nel 1999, Luigi continua la sua collaborazione con Amerio, scrivendo Freddo dentro e A cuore nudo, inseriti nell’album Fidati del tuo cuore. L’anno successivo, Luigi esordisce come attore nel film I Nostri Anni di Daniele Gaglianone, che viene selezionato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2001 e vince il Jerusalem Film Festival nello stesso anno.

Nel 2004, Luigi compone due brani, Fischietto e Non posso accettare, per il film Nemmeno il Destino di Daniele Gaglianone, selezionato alla sezione Giornate degli Autori del Festival del Cinema di Venezia. Il film riceve il Premio Lino Miccichè come miglior lungometraggio italiano, vince il Tiger Award all’International Film Festival di Rotterdam nel 2005 e il Premio Speciale della Giuria al Festival di Taipei.

Nel 2006, Luigi pubblica il suo primo album, La Giostra, con l’etichetta Radio Fandango, partecipando al MEI di Faenza e al Festival della Musica di Mantova. Scrive, nel 2011,  “Vado giù” che apre l’album Complici di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, e torna a collaborare con Danilo Amerio nell’album L’amore ha un altro colore, firmando il brano Giorno per giorno.

Nel 2013, Luigi collabora nuovamente con Magoni e Spinetti per il brano Aria c’è, che apre il disco Banda Larga del progetto Musica Nuda, accompagnato da un’orchestra diretta dal maestro Daniele Di Gregorio, collaboratore di Paolo Conte.

Luigi nel 2014  pubblica il suo secondo album, La direzione del vento, con l’etichetta Piano B. Nel 2017, due brani di Luigi, Ti darò e Luce, fanno parte dell’album Leggera di Musica Nuda, seguito da un tour in tutta Italia, in cui Luigi apre i concerti del duo e interpreta Ti darò insieme a loro.

Esce nel 2019 l’album omonimo Luigi Salerno con l’etichetta Indiependente Prima o Poi, contenente otto brani. Nel 2020, il brano Una Lettera viene incluso nella colonna sonora del film Il Regno, con Max Tortora e Stefano Fresi, prodotto da Fandango e Rai Cinema. Luigi pubblica, nel 2021, il singolo Fossi in te con l’etichetta G&M Recorfonic.

Nel gennaio 2023, il brano Guardami, scritto da Luigi per Musica Nuda, viene rilasciato, seguito dall’album 20, che contiene altre due sue composizioni: I giapponesi e La Lancetta. Nell’estate 2023, Luigi cura la direzione artistica di alcuni eventi della rassegna musicale Incanto a Marciana Marina, sull’Isola d’Elba, con artisti come Paolo Jannacci e Diodato.

Da settembre 2023, lavora come musicista nel programma Un Giorno da Pecora su Rai Radio 1, condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, insieme a Enzo Iacchetti. Nel marzo 2024, scrive la musica del brano Tu mi sai per lo spettacolo L’unica donna per me, interpretato da Attilio Fontana e Clizia Fornasier.

Video intervista a cura di Vincenzo Salamina