Mara Sattei pronta a prendersi il pubblico delle discoteche, Il Pagante punta agli spot
Mara Sattei era stata una delle rivelazioni della scorsa estate. Voce femminile nel trio che la vedeva coinvolta con Fedez e Tananai (La bella vita), Mara aveva trovato nella partecipazione sanremese una nuova visibilità, tuttavia passata abbastanza in sordina tra le tante canzoni in gara. Serviva una riconferma, per consacrarsi definitivamente al pubblico. Così Mara Sattei ha aspettato ancora l’estate, in questo caso ormai inoltrata. Per la verità, con un brano del tutto diverso da quello dell’anno scorso. Non si potrà dire insomma che fa sempre canzoni uguali e solo in estate: senza fare troppo rumore, probabilmente sta nascendo una nuova stella di cui si parlerà sempre di più tra qualche tempo.
La nuova canzone di Mara Sattei, uscita ieri, si intitola Piango in discoteca.
Nella confusione sentimentale di una ragazza che vorrebbe risposte dalla persona di cui è innamorata, la protagonista del brano si ritrova a versare lacrime e chiedere spiegazioni persino in discoteca. Si scusa e ripete ossessivamente Dimmi dimmi cos’è quello che c’è in te.
Ecco, proprio il refrain che chiude le strofe per lanciare il ritornello lascia immaginare a un nuovo possibile tormentone di Mara Sattei. Rimane in testa e piace. Il problema è che somiglia moltissimo al refrain usato dai The Kolors per Italodisco. Si saranno parlati?
Il testo malinconico lascia così posto, dopo la strofa, a un ritornello più che mai dance, a conferma di un brano che non cita soltanto la discoteca ma la ambisce. Una musica che si fa ballare, con arrangiamenti forti e senza stagione: non si sta puntando direttamente solo all’estate, questo pezzo funzionerà nelle discoteche per moltissimo tempo.
Peccato solo che la voce di Mara Sattei sia per tutto il tempo modificata con autotune e tecnologie eccessive.
Va bene l’effetto dance, ma sarebbe bastato sfruttarlo solo su quel “Dimmi dimmi dov’è”. Questa moda di creare eco e voci metalliche è ormai sfuggita di mano in certi casi. È legittimo domandarsi che voce abbia realmente Mara Sattei. Si esprime qui molto bene il suo timbro ruvido, ma l’intonazione non è certo la prima dote che si possa ammirare quando tutto è modificato tecnologicamente. In ogni caso Piango in discoteca, lo diciamo oggi, potrà essere un brano simbolo di una generazione se i locali lo faranno risuonare come merita (e come si può immaginare). Mara Sattei è ancora solo all’inizio, ma se qualcuno aveva dubbi che Amici sfornasse ancora bravi cantanti, con lei si è risolto tutto positivamente. Non è certo l’unico esempio.
Il discorso vale infatti anche per Antonino.
Il cantante questa settimana lancia la nuova canzone All In. Si tratta di una introspezione psicologica di un uomo di fronte all’amore. Il protagonista si rende conto anzitutto che le occasioni nella vita non devono mai essere lasciate. Meglio non aspettarsi grandi cose e farsi sorprendere da quel che ci arriva, ripagandoci ulteriormente. Anche nei sentimenti, allora, è meglio godersi attimo per attimo: tutto finirà nei ricordi positivi, se si vive tutto con fiducia reciproca.
Insomma, la canzone di Antonino è un inno a realizzarsi vivendo pienamente tutto quanto, senza tralasciare nulla.
Il testo è positivo, la musica è un crescendo di ritmo, la voce del cantante micidiale. In tutto questo si concretizza un prodotto musicalmente quasi masiniano: sono davvero in pochi a poterselo permettere, Antonino è uno di quelli.
Se la canzone di Mara Sattei è ben calibrata per arrivare nelle discoteche, quella de Il Pagante è una gran furbata.
Non vi è alcun dubbio che Cerveza abbia una marcia in più forse non solo rispetto alle altre canzoni di questa settimana, ma anche rispetto a tante uscite questa estate. Fa venire voglia di ballare, sprizza energia e lascia immaginare, mentre la si ascolta, tutta la spiaggia pronta a divertirsi. Insomma è un brano incredibilmente estivo. Tuttavia, è troppo evidente la strizzata d’occhio che Il Pagante con questo brano impone per entrare nelle pubblicità. Se la musica è coinvolgente, nel testo c’è un antipatico odore di marchetta.
Sa cogliere con efficace ironia, invece, il senso del tormentone estivo la brava Vanessa Grey.
Questa settimana è uscito il suo nuovo brano dal titolo Tette, che altro non descrive se non la fissa maschile verso il seno. Si può essere colte, parlare per ore di filosofia, ma alla fine l’uomo inchioda sempre il suo sguardo sul décolleté di una donna. Tanto vale allora non biasimare la cosiddetta ocaggine se poi quel che rimane è sempre solo una questione fisica: l’uomo si merita questo.
In tempi come questi, ci si poteva aspettare un sermone femminista che bacchettasse l’uomo con piglio deciso. Sarebbe tuttavia stato scontato e persino pedissequo. Vanessa Grey ha ribaltato il messaggio, sottolineando come una caratteristica personale a cui talvolta non si dà importanza sia invece apprezzata da altri. Per farlo ha sfoderato tutta l’ironia (e l’autoironia), realizzando un brano orecchiabile, ballabile e che ripete la parola del titolo con la giusta periodicità di un tormentone. Tutto questo, con una voce determinata che può volare su pop e rock indistintamente. Altroché tette, Vanessa Grey ha un talento da esprimere ed è bene che si parli un po’ di più di lei.
Tutto invariato nell’hit parade.
Italodisco guida la classifica Fimi dei singoli più venduti, mentre La divina commedia di Tedua è al primo posto negli album, ma anche nella graduatoria dei vinili. In salita Ci pensiamo domani di Angelina Mango: è ottava, ma la canzone è cresciuta molto negli ultimi giorni facendosi sentire sempre più spesso in radio e in tv. Potrebbe rappresentare la grande sorpresa dell’hit parade della seconda metà estiva.