Quattro chiacchiere con la giovane cantautrice piemontese, fuori con il suo singolo d’esordio intitolato “Luci accese”
Si intitola “Luci accese” il singolo che segna il debutto discografico di Martina Beltrami, una delle protagoniste della diciannovesima edizione di “Amici” di Maria De Filippi. Il brano, disponibile in rotazione radiofonica e negli store digitali a partire dallo scorso 12 giugno, mette in luce quelle che sono le caratteristiche vocali ed autoriali della giovane artista di Rivoli.
Questo esordio è arrivato esattamente come te lo immaginavi?
Sì, anzi, molto meglio. Non mi aspettavo nulla in realtà, non avevo in programma di partecipare ad “Amici”, non avevo dei progetti veri e propri. E’ stato un qualcosa di molto grande, inaspettato ed emozionante.
Esserci nonostante tutto, in una società fondata un po’ su principi individualisti, quanto pensi sia importante comunicare un messaggio come quello della tua canzone?
Molto importante, soprattutto in questo periodo, bisogna cercare di mantenere una luce accesa per qualsiasi persona abbia fatto parte della nostra vita. A chi vogliamo bene, a chi non sentiamo più per motivi stupidi, secondo me è fondamentale, perché da soli si fa davvero tanta fatica. Ho la fortuna di avere alle spalle una famiglia e tante persone che mi vogliono bene, ma credo sia importante non chiudere porte in faccia a nessuno.
Anche per semplificare le cose, a volte tendiamo a complicarci la vita da soli…
Esatto, anche se non è facile, anche se la ferita è ancora aperta, fondamentalmente dobbiamo farlo in primis per noi stessi. D’altronde, se i sentimenti sono sinceri credo che non spariscano mai, piuttosto possono evolvere e diventare qualcos’altro.
Coltivi altre passioni oltre la musica?
Guarda, sono molto appassionata di arte, di qualsiasi tipo di forma. Ho frequentato il liceo artistico, ho sempre disegnato, mi piace. Fin da piccola ho sviluppato la mia creatività in vari modi.
Che bambina sei stata?
Tranquilla, curiosa e divertita. Della mia infanzia ho bellissimi ricordi, ho la fortuna di avere un fratello maggiore, di essergli cresciuta appiccicata. Con lui ho condiviso e scoperto tante passioni ed è stato sempre lui ad iscrivermi a mia insaputa ai casting di “Amici“, non posso far altro che ringraziarlo.
A che punto del tuo percorso hai incontrato la musica?
In quinta elementare, ci proposero di suonare il flauto dolce, ma a me non piaceva, ricordo che mi misi a piangere come una disperata (ride, ndr). Col tempo mi sono accorta che non era poi male, così sono passata al flauto traverso, continuando a suonare fino a che non ho incontrato la necessità di cantare e di scrivere testi.
C’è un artista che senti particolarmente vicino e che reputi per te un riferimento?
Beh, senza ombra di dubbio Elisa, lei per me è la descrizione di paradiso. Oltre che d’ispirazione artistica, lo è anche dal punto di vista umano, la stimo davvero molto.