Un album che nasce …Dal profondo
Ritorno in grande stile per il cantautore romano che non ha mai smesso di credere all’amore e alla musica.
Già solo ascoltando un paio di brani, emerge chiaro che Dal profondo è un bell’album e che Massimo Di Cataldo ha finalmente – dopo quasi dieci anni – ritrovato l’ispirazione giusta per tornare a scrivere canzoni.
Tutto ciò è un gran dono, soprattutto se si pensa che, in questo caso, il vissuto dell’artista segue passo passo quello dell’uomo. Emblematico è il titolo; eloquente è la foto di copertina che ritrae il cantautore romano nell’atto di tirare via quel velo nero che l’ha tenuto nascosto per tanto tempo.
Ora Massimo è tornato ed è tornato in grande stile,
con una forza e un’energia notevoli da spazzare via tutto, anche quel passato che fa male, che ormai guarda con distacco e soprattutto con consapevolezza.
Non ha smesso di credere all’amore,
anzi ci crede ancora di più tanto da dedicare l’intero disco all’eterno sentimento, imbastendo un discorso interiore sulle relazioni e mettendosi a nudo nelle emozioni.
Dal profondo è un album da far suonare e risuonare, in casa, in auto, ovunque sia possibile, perché contiene in sé una grande essenza pop rivestita con sonorità rock mai invadenti, perfettamente equalizzate per lasciare emergere i testi, la parte del leone di questo lavoro.
Un annetto fa, in occasione della sua partecipazione al programma televisivo Ora o mai più, era stato servito il gradito antipasto di Ci credi ancora all’amore, a cui fanno seguito altre otto laute portate, da Non ti accorgi a C’è qualcuno, passando per Ci penserò domani e Allora scusami, per arrivare alla conclusiva Continuerà che regala un brivido particolare, da respirare parola per parola per poi ritrovarsi alla fine con il fiato sospeso.
Prodotto e realizzato dallo stesso Di Cataldo insieme ad Alessio Pizzotti e Ingo Peter Shwartz, il disco contiene anche una riuscitissima rilettura di Con il nastro rosa di Lucio Battisti, canzone di cui Massimo è sempre stato innamorato, fin da bambino, e di cui ora corona il sogno di inciderla, suggellando così un ritorno che fa tanto bene al cuore.