Mathilde Montoro, noi artigiani della musica

I Mathilde Montoro sono un power trio con la volontà di fare musica suonata alla vecchia maniera, un trio di musicisti e amici

Mathilde Montoro, noi artigiani della musica
Mathilde Montoro

I Mathilde Montoro sono un power trio composto da Nicola Mansueto (voce/chitarra), Giovanni Boscaini (basso) e Daniele Righetti (batteria/cori). Da venerdì 28 giugno è disponibile in tutte le radio e nei principali digital stores “Quello che io ho”, il loro singolo di debutto.

In un’epoca in cui la confusione e la distrazione sono all’ordine del giorno, i legami e gli affetti sono ciò che ci rende unici e speciali”, così la band presenta l’ultimo singolo, un pop rock che tanto si discosta dalle sonorità attuali e, proprio per questo, si fa tanto apprezzare. A raccontare del progetto, del singolo e del futuro EP, Nicola Mansueto, uno dei fantastici tre.

Un brano che si contraddistingue dalla musica attuale e dove si torna a suonare alla vecchia maniera. Era questa la vostra idea iniziale o è stata una scelta nata più avanti?

Ovviamente questa era la nostra volontà e speriamo che questo arrivi anche agli altri. Noi, come appassionati, da sempre abbiamo ammirato la musica artigianale. Quella suonata per davvero! E ci fa piacere spingere in questa direzione, anche se può sembrare un po’ anacronistica come volontà. Volevamo riportare la musica suonata al centro e il risultato di questo singolo ci piace molto.

Mathilde Montoro - Quello che io ho - Copertina
Mathilde Montoro – Quello che io ho – Copertina

Cosa possiamo trovare in questo brano di voi?

Il nostro piacere, la nostra passione e la volontà di fare musica a modo nostro! L’importante per noi è divertirci ed essere soddisfatti di quello che abbiamo fatto.

Quando è nata la voglia di unire le vostre idee di musica per questo progetto dei Mathilde Montoro?

La decisione di metterci insieme a suonare è maturata l’estate scorsa. In qualche modo, avevamo già avuto modo di suonare tra noi in altri progetti in passato. Quindi l’alchimia e la scintilla tra noi già c’erano. È stato tutto molto naturale, e abbiamo così messo le mani su alcuni provini che avevamo nei rispettivi cassetti. Abbiamo notato come le cose prendessero una direzione che piaceva a tutti. Possiamo dire che questo progetto è nato in modo naturale e lineare.

Come mai avete deciso di uscire con un pezzo rock come “Quello che io ho” in un periodo più legato ai tormentoni estivi?

“Quello che io ho” è un pezzo suonato, è rock ed è evidente che si scontra un po’ con questo momento musicale. Tuttavia, è stata una scelta voluta. Infatti, non c’è momento migliore per proporre un qualcosa di diverso in un periodo dove si è assuefatti da queste sonorità. La richiesta di altri generi e di nuove melodie, diventa così importante. Con questo brano siamo alla ricerca della fetta di mercato non ancora assuefatta al marasma delle produzioni estive.

Mathilde Montoro, noi artigiani della musica 2
Mathilde Montoro

Insomma, un rischio calcolato per uscire dai soliti schemi di mercato?

Non vogliamo peccare di presunzione, ma la nostra idea è quella di proporre un qualcosa di diverso; non omologarci e di provare a portare un qualcosa di alternativo in questo periodo dell’anno. Siamo ancora agli inizi, non abbiamo velleità di classifica, ma ci interessava dare un qualcosa in più. Cerchiamo di rivolgerci a quelli che come noi hanno la necessità di sentire qualcos’altro.

Al singolo farà seguito anche un EP se non sbaglio, cosa si può già accennare?

Uscirà un EP verso la fine dell’estate e “Quello che io ho” è appunto il pezzo apripista di questo nostro nuovo progetto. Sarà un progetto di musica suonata, dove si vedrà la nostra complicità e la nostra alchimia. Non vediamo l’ora di farlo ascoltare a tutti.

Articolo a cura di Francesco Nuccitelli 

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