Mazza: “Crazy Lady”, nonostante sembri una hit molto leggera sia per quanto riguarda il testo che il mood, riesce a racchiudere i momenti più significativi della mia vita
Luca Mazzone, meglio conosciuto come Mazza, cresce in una piccola cittadina di mare dove si appassiona alla musica di Pino Daniele.
In seguito a delusioni scolastiche e drammi familiari, abbandona momentaneamente gli studi e si adatta nel mondo del lavoro nei clubs più riconosciuti per fare musica.
Così inizia il percorso che porta alla creazione del suo primo EP “Fuori e dentro la ragione” appoggiato e prodotto da uno studio dell’underground friulana.
Con il passare del tempo sempre di più sente una forte appartenenza ai ritmi movimentati come la Dancehall, riuscendo a suonare live per grandi manifestazioni in tutto il Friuli.
Nel 2017/18 scrive “Via da Qua” inizialmente autoprodotta dallo stesso Mazza in collaborazione con la band Joe e i Fratelli, ma subito dopo riarrangiata e riprodotta da Giuan Shaday ottenendo sui social 41 mil views in soli quattro giorni.
Nel 2019 dopo vari trasferimenti e viaggi di meditazione, realizza a New York “Fino a quando sono Qua”, brano Dancehall che fa da test per l’inizio di un progetto più ampio con connessioni sparse nel mondo, che comprende la scrittura di due EP e molti inediti.
Oggi Mazza è appoggiato da un suo piccolo staff di Vocal Coach, Sound designer, Producer, DJ.
A ottobre 2022 viene contattato dalla casa discografica Up Music /Il Branco con la quale, dopo aver superato dei casting, ottiene un contratto a livello nazionale.
“Crazy Lady” è il suo nuovo singolo, disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 10 novembre 2023 in coproduzione con Up Music. Ne abbiamo parlato con lui in questa intervista.
Raccontaci il tuo nuovo brano e quello rappresenta per te.
“Crazy Lady”, nonostante sembri una hit molto leggera sia per quanto riguarda il testo che il mood, riesce a racchiudere i momenti più significativi della mia vita, in particolare degli ultimi cinque anni, in cui ho viaggiato molto e ho sofferto come tutti le restrizioni legate alla pandemia. È una canzone che io definisco “zuccherata”, perché per quanto riguarda il testo ho cercato di mascherare gli aspetti negativi dell’esistenza, trasformandoli in qualcosa di positivo.
Il brano racconta l’incontro di due ragazzi durante un viaggio avventuroso. È una storia autobiografica? L’hai vissuta sulla tua pelle?
Certamente. È nata negli Stati Uniti dove ho lavorato diversi mesi collaborando con importanti rapper americani. È stata un’esperienza formativa che mi ha permesso di crearmi un nuovo importante bagaglio culturale e sonoro.
Come ti immagini “Crazy Lady” suonata dal vivo? Hai dei live che ti aspettano?
Porterò il brano nei maggiori club e locali e mi aspetto che sia in grado di tirarli giù. Spero che la gente si scateni sentendo partire le prime note del pezzo. È stata progettata per questo.
Che significato ha per te la scrittura di una canzone?
Scrivere per me è tutto. Realizzare il testo delle canzoni è da sempre qualcosa di fondamentale per la mia persona e non ho mai voluto che qualcuno interferisse o mettesse mano al mio lavoro. Il suono è comunque importante, ma è il testo che riesce a trasferire l’anima del cantante e quello che realmente è. In giro si possono trovare numerosi artisti capaci di realizzare dei beat spaziali, un po’ meno di autori capaci di intercettare la vita delle persone.
Ho letto della tua passione per l’arte e nello specifico per la musica di Pino Daniele. Quanto ha influenzato e influenza il tuo modo di fare musica? Quali sono i tuoi principali riferimenti in ambito musicale?
La musica di Pino Daniele è stata fondamentale all’inizio della mia carriera artistica, che oramai va avanti da undici anni. Quando incidevo brani maggiormente cantautoriali ero fomentato dall’attitudine che solo lui aveva. Pino metteva veramente l’anima in ogni frame di ogni suo pezzo. Anche in un semplice giro di chitarra.
Hai altre canzoni nel cassetto pronte per essere pubblicate? Quando le potremo ascoltare?
Sono due anni che lavoro al mio nuovo album. Ci saranno molti brani ritmati come appunto, “Crazy Hit”, ma anche brani più soft, che metteranno in luce altre mie peculiarità. Sono molto pignolo e sto ancora perfezionando l’intero lavoro, ma all’inizio del 2024 sarà sicuramente tutto vostro.
Hai qualche sogno nel cassetto?
Qualcuno l’ho già realizzato. Però mi piacerebbe tornare a sei anni fa quando vivevo unicamente grazie alla musica, dedicandole tutto il mio tempo. Spero possa succedere nel più breve tempo possibile.
Articolo a cura di Stefano Grandi