Perchè “Microchip emozionale” è il disco cult dei Subsonica

I Subsonica hanno dimostrato come le collaborazioni con altri artisti e la commistione di generi , possano trovare un pulsante punto di contatto. Proprio quel punto di contatto che, ancora oggi, risulta musicalmente vincente.

Subsonica
I Subsonica

È il 2000 e si sente serpeggiare uno strano suono tra i locali notturni dei Murazzi, celebre quartiere della prima capitale d’Italia. È un suono nuovo, che fa rumore, che fa ballare, che graffia ed accarezza allo stesso tempo, che fonde la fusion al rock, la dance al soul, l’elettronica al reggae. È il suono dei Subsonica, band torinese capitanata dal carismatico cantante Samuel.

È proprio quel suono che permette alla band di fare il suo ingresso ufficiale nel panorama italiano dei “famosi” con lo storico album Microchip emozionale.

I Subsonica, prodotto genuino della scena alternativa di Torino, e per anni band di punta dell’indie-label Mescal, si sono da sempre posti a metà strada fra musica underground e musica mainstream. A un hip-hop di base fondono il rock con una electro-dance imbevuta di influenze electro e dub. La band torinese dimostra di ben conoscere – e di averne imparato la lezione – i dischi dei Chemical Brothers; basta ascoltare Onde Quadre tratto dal primo album per capire  il legame fra i Subsonica e il duo inglese.

Nati nel ’96 all’ombra dei Murazzi, quartiere torinese turbolento, ma ad alta densità musicale – dove pullulavano in quegli anni molti locali notturni underground e molti centri sociali – i Subsonica si impongono da subito come band eclettica e innovativa. Rompono gli schemi della forma canzone e aprono il loro suono a generi e sottogeneri musicali dal respiro internazionale. Da Torino, quindi, il grande passo dei Subsonica verso le platee di tutta Italia, anche grazie alla preziosa opera creativa di Max Casacci, chitarrista del gruppo, nonché fondatore e produttore della band.

Il primo singolo Colpo di pistola diventa immediatamente manifesto del gruppo. Il folto fanbase dei Subsonica ama molto questo brano e il relativo video nonsense diretto la Luca Pastore, piccolo cult dei primi anni Duemila.

Microchip-emozionale-SubsonicaScorrendo le 13 tracce, compreso il remix de Il mio d.j. presente come ghost-track, ci si accorge che i suoni notturni, nervosi, elettronici – caratteristici di pezzi come Nicotina groove o Giungla nord risalenti al primo disco – non mancano: Lasciati, Strade e Il cielo su Torino sono proprio le canzoni che contraddistinguono la parte più buia dei Subsonica.

Il cielo su Torino, sempreverde del gruppo, pur non essendo mai uscito come singolo, occupa un posto speciale nella discografia “subsonica”. Si tratta di una canzone tributo dedicata alla bellissima Torino, uno dei più alti esempi del legame con la città più underground d’Italia. La Torino degli anni ’90, quella che hanno vissuto i Subsonica è una città ancora lontana dai rinnovamenti post-olimpiadi, è una città magica, ma anche un po’ grigia che vede gli eleganti palazzi ottocenteschi affacciarsi a quartieri alternativi e multi-etnici.

Nei brani Aurora sogna, Disco labirinto, e Il mio d.j, la band schiaccia l’acceleratore e i campionatori lavorano più del solito grazie anche all’aiuto del dj Coccoluto. Nella loro biografia ufficiale, Anomalia Subsonica, viene spiegato che l’inserimento di Claudio Coccoluto fosse stato recepito come  omaggio a una scena dance italiana da anni riconosciuta in tutto il mondo come una scuola di riferimento.

Battiti cupi e tastiere elettroniche accompagnano l’efficace melodia di Tutti i miei sbagli, presentata come hit sanremese, a dimostrazione di come i Subsonica siano in grado di  scrivere e interpretare brani più orecchiabili, senza perdere di originalità. Il ritornello è trascinante e restare fermi risulta quasi impossibile; la versione acustica tratta del successivo greatest hitsVuoto per mano”, è un autentico must per ogni fan della band e non solo. Un brano degno di nota.

Liberi tutti è realizzata in collaborazione con Daniele SilvestriIl quarto singolo, la claustrofobica Discolabirinto, è accompagnato da un singolare progetto visivo, il primo esperimento di video musicale compatibile con un pubblico di persone audiolese. La clip, che come il brano vede la collaborazione di Morgan dei Bluvertigo, è stato realizzato su un’idea dello studio Elastico.

I Subsonica hanno dimostrato con questo album come le collaborazioni con artisti differenti, che sarà una costante in tutti i loro successivi lavori, e la commistione di generi e influenze, possano trovare un pulsante ed omogeneo punto di contatto. Proprio quel punto di contatto che risulta musicalmente avvincente e, in tutta la sua genuinità e, ancora oggi, vincente.

Max Casacci riguardo il disco Microchip emozionale: “L’album mette in evidenza le due anime del gruppo … Da un lato vivendo a Torino c’è una realtà meccanica e tecnologica di cui la nostra musica risente molto. Accanto a questa esiste un elemento umanizzante quale è la melodia. La città, negli ultimi anni, con il tramonto dell’utopia industriale, ha saputo riscoprire la vita: per esempio sono stati aperti molti luoghi d’incontro”.

Curiosità : I Motel Connection sono nati grazie all’incontro tra Samuel (voce dei Subsonica), Pisti (dj house) e Pierfunk (ex-bassista dei Subsonica). Il singolo Two ha scalato tutte le classifiche dance nel 2002.

Tracklist di Microchip emozionale:

01. Buncia
02. Sonde
03. Colpo di pistola
04. Aurora sogna
05. Lasciati
06. Tutti i miei sbagli
07. Liberi tutti (feat. Daniele Silvestri)
08. Strade
09. Discolabirinto (feat. Bluvertigo)
10. Il mio DJ
11. Il cielo su Torino
12. Albe meccaniche
13. Depre
14 Perfezione (100% Coccoluto remix) – 9:43.

Subsonica-live

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Paride Candelaresi
Paride Candelaresi
Appassionato di musica, cinema, vino e cultura ebraica. Iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza, gestisco la mia attività fra mille interessi: lirica, pop, dance, rock e jazz ma anche equitazione, storia e letteratura. Sono ideatore della manifestazione musicale Maratona Musicale No StoP.
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