Dal 9 settembre sarà disponibile in doppio vinile la speciale raccolta dedicata alla “Pantera di Goro”, già pubblicata in un cofanetto contenente tre cd, elegantemente ideato dall’art director Luciano Tallarini.
«Non occorre che io mi sieda sul letto a rivedere i sogni perduti. Basta guardare gli occhi di Milva e vedo la mia felicità. Coloro che pensano che la poesia sia disperazione non sanno che la poesia è una donna superba e ha la chioma rossa […]». Così la straordinaria poetessa Alda Merini descrive Milva in un toccante recitato che apre quel meraviglioso disco intitolato Milva canta Merini – Sono nata il 21 a primavera. Non ci potevano essere parole più azzeccate per descrivere la grandiosità di un’Artista come Milva, patrimonio culturale da preservare e valorizzare con estrema cura. Alle parole della Merini si aggiungono quelle dell’amico Luciano Tallarini, valoroso art director del recente triplo cofanetto dedicato alla “Rossa” che la definisce «una vera e propria forza della natura».
È chiaro che non è possibile racchiudere la sconfinata carriera di Milva in tre soli cd, meno ancora nella versione in doppio vinile disponibile dal 9 settembre. Ci vorrebbe un’enciclopedia discografica per tracciarne l’eccezionale percorso iniziato nel 1959 con la pubblicazione di un Ep sotto il nome di Milva Biolcati contenente quattro canzoni (Le rififi/Vivrò/Nel blu dipinto di blu/Due croci) e giunto – non ci piace dire “terminato” – fino al 2010 con l’album Non conosco nessun Patrizio, prodotto e arrangiato da Franco Battiato, senza però contare la discografia estera, le raccolte, i live o le registrazioni riguardanti progetti teatrali.
A dire il vero, non basterebbe neanche un articolo a descriverne, seppur per sommi capi, i momenti più importanti di una carriera che ha attraversato 50 anni di storia – sociale e culturale – del nostro Paese: dalle 15 partecipazioni al Festival di Sanremo (è l’artista femminile che vanta il record di presenze) alle song di Brecht/Weill; dalla collaborazione con Giorgio Strehler a quelle con Astor Piazzolla, Vangelis, Thanos Mikroutsikos e Shinji Tanimura fino a cantautori di casa nostra come Jannacci e il già citato Franco Battiato; dagli album realizzati con Francis Lai ed Ennio Morricone a quelli con Alda Merini e Giorgio Faletti. E ancora le commedie musicali di Garinei & Giovanni, le canzoni di Edith Piaf, i canti della libertà, le melodie napoletane, le pièce teatrali, i film, le onorificenze, le incisioni in lingua tedesca e giapponese.
Ben venga questa nuova antologia, pubblicata dalla Sony Music/BMG, che offre una buona panoramica sull’incredibile ecletticità artistica di Milva. Nel primo capitolo si ascoltano episodi sanremesi (Canzone del 1968, Un sorriso del 1969, Mediterraneo del 1972, Da troppo tempo del 1973, Monica delle bambole del 1974), francesi (Milord e Nulla rimpiangerò) e di successo commerciale (Little Man e La filanda). Il secondo capitolo è invece dedicato ai cantautori che hanno scritto per lei: da Enzo Jannacci (La rossa e Il dritto) a Franco Battiato (Alexander Platz, Una storia inventata, Centro di gravità permanente); da Antonello Venditti (Eva dagli occhi di gatto) a Carlo Marrale (Mon amour), fino ad arrivare a Ron (Sono felice). Le “chicche” trovano spazio nell’ultimo capitolo, dove scorrono all’ascolto brani come Qualcosa di mio (dalla commedia musicale Angeli in bandiera di Garinei e Giovannini), Cantare e vai (sigla finale del programma televisivo Al Paradise), tre pezzi tratti dalla Cantata di un mostro lusitano di Peter Weiss (Diego Cao, Nel buio, Juana), più le versioni in lingua giapponese di Ho capito che ti amo, Da troppo tempo e Canzone.
Antologia preziosa sia per chi ha voglia di iniziare a scoprire questa monumentale Artista, sia per i tanti estimatori che da anni la seguono con grande passione. Altro merito non sottovalutabile, anzi di considerevole importanza, è quello di ricordarci una questione fondamentale: quanto ci manca e quanto manca alla Canzone Italiana e non solo un’Artista unica e talentuosa – ovvero dotata di personalità, carisma, spessore, profondità e via dicendo – come Milva.
Sito Web Ufficiale: www.milvalarossa.it