Siamo parte di un grande insieme in cui tra le singole unità non c’è tutta questa differenza
Si definisce Scrittore, autore, docente, editore, performer, narratore.
Structured PhD in storia e filosofia contemporanea presso la National University of Ireland, Galway, con una tesi sulla contestazione in Italia negli anni 60 e 70, ha svolto diverse attività prima di intraprendere la carriera della docenza.
All’inizio del 2018 inizia una collaborazione con il cantautore Paolo Benvegnù dalla quale nasce un progetto dal nome I Racconti delle Nebbie.
Nella primavera del 2019 fonda con Paolo Benvegnù e Matteo Madafferi la casa editrice ed etichetta Alter Erebus Press & Label (che organizza anche corsi per scrittura cinematografica e televisiva, colonne sonore e approfondimenti per attori).
Nel dicembre del 2019 è partito il tour del suo nuovo spettacolo Maledetti Cantautori, pubblicato da BeccoGiallo nell’ottobre 2020.
Che musica ti piace ascoltare nel privato?
Ascolto prevalentemente folk e alternative rock, ma dipende molto da cosa sto facendo; raramente c’è un momento della mia giornata senza musica, ad esempio quando scrivo ascolto soprattutto musica classica e quasi unicamente suites.
Fai spettacolo con musica dal vivo, hai sempre fatto così?
Si. È il modo in cui è nata la mia vita sul palco. Quando con Paolo Benvegnù abbiamo fondato I Racconti delle Nebbie, lo scopo era quello di creare un dialogo tra storie diverse ed espressioni artistiche diverse.
Da ragazzo ho fatto esperienze teatrali (poche) e musicali (più numerose) nel senso stretto del termine, è stato bello valicare un confine.
Musica a Teatro: Nicholas Ciuferri
Anche con Maledetti Cantautori il rapporto è fortissimo, simile e diverso al tempo stesso.
Mi sono reso conto che mutuando la voce di altre figure si finisce col parlare di sé stessi così come di esperienze universali, per quanto speciali ed unici.
Siamo parte di un grande insieme in cui tra le singole unità non c’è tutta questa differenza.
Come lavori con i musicisti?
In maniera molto semplice in realtà. Quando hai a che fare con dei professionisti le cose vengono piuttosto naturali, poi quando ho un progetto (e propongo solo cose in cui credo) scelgo con cura le persone con cui lavorare anche sotto un profilo umano.
Sul palco, in tour, si condividono tante esperienze, molto tempo, tantissimi contrattempi e una notevole fonte di stress, e ho imparato che è fondamentale condividere tutto questo con individualità con la giusta attitudine, che messe in un collettivo funzionino bene.
Musica a Teatro: Nicholas Ciuferri
Se si sta bene a cena o in una trasferta di otto ore in macchina, allora si starà bene anche sul palco e si trasmetterà meglio al pubblico.
Maledetti Cantautori è stata la massima espressione di questa attitudine.
Solo la scorsa estate, oltre a The Niro (presente in tutte le esibizioni) ci sono stati: Riccardo Tesio, Nathalie, Cristiano Godano, Umberto Maria Giardini, Andrea Angeloni, Pit Coccato,
Eugenio Rodondi, Roncea, Nicola Cappelletti… tutte persone incredibili con cui c’è un ottimo legame.
Hai uno o più riferimenti “alti” a cui ti ispiri?
È una domanda piuttosto complicata, più che ispirazione penso si possa parlare di influenze rielaborate e poi proposte in maniera inconscia.
Se da un lato amo i monologhisti e gli storyteller, da Ascanio Celestini a Marco Baliani, da Marco Paolini a Daniele Parisi, dall’altro ci sono le band che propongono un diverso tipo di
narrazione come gli Offlaga Disco Pax o i CCCP, i Massimo Volume e così via, però non sono un attore, non ho fatto quel percorso, mi sono trovato su un palco a raccontare storie ma come se
fossero canzoni, alcune volte mi hanno detto che sembro fare qualcosa al confine con un certo tipo di rap (mi ha molto sorpreso quest’associazione, ma tuttora mi fa sorridere).
Il teatro canzone di Gaber non ti è servito, anche, da ispirazione?
Il teatro canzone di Gaber è distante da quello che faccio, ma indubbiamente va a costituire un sostrato fondamentale.
Curiosamente, pure essendo Gaber fondamentale in molti ambiti culturali, il teatro canzone rimane una forma espressiva con fortune alterne e generalmente di nicchia, per quanto meriterebbe uno spazio ed un riconoscimento molto più ampio.
Dimmi ancora qualcosa del tuo libro e cosa farai prossimamente.
Se parliamo di Maledetti Cantautori, i racconti parlano di un cantautore o musicista cogliendo un aspetto della sua vita poco conosciuto e reinterpretandolo mescolando finzione e biografia.
Non avrei potuto scrivere delle semplici biografie per questo progetto, spero di aver reso loro l’onore che meritano.
Devo dire che con BeccoGiallo si è creato un ottimo clima di lavoro, per Maledetti Cantautori la copertina è stata affidata a Mel Zohar e le illustrazioni interne ad Ernesto Anderle (alias Roby il Pettirosso) che hanno fatto un lavoro ulteriore di arricchimento del volume veramente notevole.
Per i prossimi progetti (covid permettendo) a parte la nuova tournée di Maledetti Cantautori, sarò in giro con uno spettacolo su Battiato con Fabio Cinti, Andrea Angeloni e Alessandro Russo.
Sto scrivendo anche cose nuove… ma ancora non posso entrare in dettagli…
Articolo a cura di Sergio Scorzillo