Il menù d’autore mi permette di raccontare le canzoni che eseguo durante lo spettacolo e di improvvisare giocando con il pubblico sul legame che c’è tra la canzone d’autore e il cibo
Stefano Ferrari : cantautore, da sempre compone musiche e scrive testi, per sé e per altri. Vincitore del talent Scontro Diretto su Stream TV, Premio della critica Un’avventura 2001, tra gli otto finalisti al Premio Musicultura, città di Recanati 2001/2002, ha avuto collaborazioni importanti come Sanremo Off 2006 e Chansonnier 2002 e quella per il progetto “Operazione musica” (organizzato dal Comune di Milano, Fabbrica del vapore, RAM studios e Groove it).
Nel 2006 pubblica il suo primo disco: Lanormalità (Pull) scritto a quattro mani con Davide D’Alto. L’incontro con il discografico Romolo Ferri (Crisler Music) è decisivo per convincere Stefano a firmare la sua opera prima. Arrangiato da Fabio Maggioni, il disco viene suonato da grandi musicisti come Diego Corradin (già collaboratore di Fiorella Mannoia) e Massimo Germini (al lavoro con Roberto Vecchioni). Seguirà la pubblicazione dell’Ep Operetta morale (La Fuente Records) nel 2007 e una raccolta dal titolo Lanormalità 2009.
Del 2021 è la pubblicazione di un album, anticipata dai singoli “Il Colore dei tuoi Sogni”, “Polaroid” e “Parlando di una Vecchia Band Inglese” (Doremind). Stefano Ferrari è inoltre parte del duo I Walkadelici, insieme ad Alessandro Porro.
Come nasce la tua passione per scrivere canzoni?
Scrivo canzoni da quando avevo 13 anni. È un’esigenza espressiva che è nata in me da giovanissimo e non mi ha mai abbandonato. Dandomi anche molte soddisfazioni. Credo di aver scritto centinaia di canzoni…
Il tuo rapporto col teatro?
Mi sono laureato al Dams di Bologna con indirizzo spettacolo, e quindi ho dato molti esami di teatro. Una forma d’arte che mi ha sempre affascinato. Sono cresciuto come spettatore del teatro Strehler e del lirico di Milano. A Bologna ho spesso frequentato ambienti teatrali.
Hai in repertorio un concerto che unisce cibo e canzoni. Si prende un caffè con Riccardo Del Turco, si mangiano fragole con Vasco e si parla di Crauti insieme a Lauzi. Mi sembra una proposta di teatro/concerto. Me ne parli?
Sì, il menù d’autore mi permette di raccontare molto le canzoni che eseguo durante lo spettacolo. E quindi di improvvisare giocando con il pubblico sul legame che c’è tra la canzone d’autore ed il cibo.
Hai altri spettacoli/concerti simili in repertorio o stai pensando di realizzarli?
Assolutamente sì. Sto collaborando con Massimo Germini, il chitarrista di Roberto Vecchioni, ad un nuovo spettacolo sulla canzone d’autore. Massimo ha partecipato a lezioni in università, libri e convegni sulla canzone d’autore insieme a Vecchioni e altri studiosi. Quindi mi ha fatto molto piacere quando mi ha chiesto di dare vita con lui a questo spettacolo dove senza prenderci troppo sul serio racconteremo e suoneremo brani che hanno fatto la storia della musica italiana.
Trovo i tuoi testi molto interessanti. Mi ricordano grandi cantautori del passato. Ti ispiri a qualcuno in particolare?
Ho un rapporto molto controverso con i miei testi. A volte li amo, a volte li odio. Mi è capitato quindi di collaborare spesso con altri autori della scrittura di canzoni. Credo che il confronto aiuti a scrivere sempre meglio. Ma in realtà non mi ispiro a nessun cantautore in particolare, forse a tutti…
In un tuo testo si dice: morire è una vacanza perché di te ne ho abbastanza. Mi parli della genesi di quella canzone e cosa volevi comunicare?
Molto semplicemente si tratta di un testo che parla di un amore arrivato al capolinea. La frase che tu citi è particolarmente esemplificativa.
Dimmi qualcosa sui podcast che fai e sulla etichetta di cui fai parte
I podcast sono una parte molto interessante del lavoro che io e Alessandro Porro svolgiamo all’interno del nostro gruppo di produzione audio DoRemind music. In particolare, i Walkadelici è un podcast che parla di due musicisti che chiacchierano con ospiti nel mondo della musica e dello spettacolo passeggiando immersi nella natura dei parchi milanesi o in quelli dell’hinterland e della provincia di Milano. Le passeggiate permettono di accompagnare le nostre interviste con un tessuto sonoro molto originale ed estemporaneo.
In futuro?
In futuro ho in programma il mio nuovo disco dal titolo: ” Non bisogna mai smettere di sentire la musica”. Faranno parte del disco canzoni come “parlando di una vecchia band inglese”, “Scoprifuoco” alle quali tengo moltissimo. Questi brani faranno anche parte dello spettacolo con Massimo Germini e del menù d’autore, inoltre quest’anno ci saranno la stagione del podcast i Walkadelici e moltissimi altri podcast.
Link per seguire il tuo/ vostro lavoro?
Potete seguirci sui nostri canali Instagram e Facebook Doremind. Music e Stefanoferraricantautore. Oppure iscrivendovi al nostro canale YouTube Doremind dove peraltro pochi giorni fa, il 15 ottobre è uscito il nuovo video del concerto live che ho fatto @sosfornace a Rho per presentare i primi singoli del mio nuovo album.