Gli artisti emergenti che esaltano la musica italiana di qualità

Nelle radio passano nuovi gruppi e cantautori italiani, il tutto fuori dai riflettori e dagli schermi.

Calcutta, Thegiornalisti e Ex-OtagoUn baffo, un paio di rayban, due risvoltini e una camicia retrò. Anche questo riassume parte di quello che è la “new school” della musica leggera italiana, emergenti “emersi” per davvero (finalmente), approdati pian piano dove tutti possono ascoltarli. Si gioca sul look “hipster”, sia dalla parte degli interpreti, sia da parte del pubblico, ma la verità è che si sta tornando indietro per andare avanti. Il vinile torna di moda come i sintetizzatori, che stanno riempendo le radio con i loro suoni così carichi ed elettronici, accompagnati da parole solo e soltanto d’amore.

Cito tre nomi: Calcutta, i Thegiornalisti e gli Ex-Otago. Finalmente qualcuno di nuovo viene trasmesso dalle radio nazionali, qualcuno che scrive i propri pezzi, qualcuno che non fa parte di un talent, qualcuno che si è fatto la gavetta (vera) ed è arrivato lì perché ha voluto arrivarci con i tempi giusti. Questo è un segnale forte e il successo che stanno avendo questi tre nomi è dovuto al fatto che la loro musica è vera, non è sotto i riflettori e soprattutto, prima di arrivare al pubblico per la loro immagine, questi artisti vengono percepiti per le loro melodie. Mentre nell’ultimo decennio un viso è diventato più importante di una voce e di una parola, ci stavamo dimenticando di questo piccolo dettaglio: la musica è fatta di suoni, soltanto dopo e secondariamente verrà l’immagine.

Tornando quindi alla musica, i testi hanno al loro interno un senso di libertà totale, c’è chi esorta a limonare, a tornare indietro dall’ultimo amore andato male, a vivere un sentimento, che sia gioia o rabbia, dolore o felicità. Se sono arrivato a parlarvi di “emergenti mainstream” vuol dire che questi artisti hanno già un loro pubblico e le speranze a questo punto sono due: intanto che continuino così bene la loro carriera, perché i risultati sembrano ottimi; poi, che molti altri gruppi o cantautori avanzino dal basso dell’underground verso il mainstream mantenendo la propria identità, senza essere snaturati dai meccanismi delle classifiche radiofoniche o dalle logiche industriali della discografia.

Quando cento sconosciuti si trovano in un locale, con una birra in mano e pensano all’unisono che un emergente abbia davvero del talento, il più è fatto. Bisogna solo farlo ascoltare a più persone, va bene anche ad occhi chiusi.

Sta tornando la musica italiana. Finalmente.

Per le foto di copertina: www.gazzettinodisalerno.it




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Andrea De Sotgiu
Andrea De Sotgiu
Laureato in Comunicazione, appassionato di musica e di tecnologia. Se qualcosa nasconde una dietrologia non si darà pace finché non avrà colmato la sua sete di curiosità, che sfogherà puntualmente all'interno dei suoi articoli.
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