#Notedicarta: “Collezioni di attimi. Negazione 1983-1992” a cura di DeeMo
Accompagnata dalle ristampe della discografia dei Negazione, è uscito “Collezioni di attimi. Negazione 1983-1992”, un volume dedicato a Marco Mathieu, fondatore della band e scomparso pochi mesi fa dopo un lungo coma causato da un incidente stradale, che racconta l’epopea della band hardcore torinese attraverso foto storiche, tra le quali molte inedite, scattate sopra e sotto i palchi, manifesti d’epoca e copertine dei dischi.
Il volume è curato da DeeMo, storico grafico dei Negazione e autore di alcune delle più note copertine dei loro dischi e dato alle stampe da Goodfellas.
Era l’inverno del 1985: due band in un furgone attraverso la peggiore tempesta di neve del secolo. Questo fu il primo tour in furgone dei Negazione con i Declino attraverso la peggiore tempesta di neve del secolo.
Quel tour, anzi quel viaggio, anche se di sole cinque date, rappresenta la metafora del viaggio e i chilometri percorsi. Proprio da questa immagine si snoda l’incredibile viaggio visuale che ci accompagna alla scoperta non solo una delle più influenti band punk-trash italiane, ma anche del contesto in cui la loro arte ha raggiunto il pubblico, lo ha dominato.
I Negazione hanno rappresentato uno dei momenti più alti della scena punk-hardcore italiana, una delle poche in grado di portare il movimento al di fuori dei confini nazionali. Insieme ad Indigesti, Declino e Kina, i Negazione sono stati solida base della scena torinese e piemontese, diventando gli esponenti principali di quello che la bibbia del punk hardcore americano Maximum Rock’n’Roll definirà “Italian hardcore”.
L’importanza dei Negazione, in quella loro musica non allineata degli anni ’80, risiede nella forte identità e nella capacità di creare canzoni esaltanti e aggressive fregandosene delle etichette proprio perché, mettendo in gioco influenze e sonorità che travalicavano la facile ortodossia, riuscivano ad essere genuinamente identitari.
Come successe a diversi gruppi contemporanei cresciuti nelle diverse scene locali italiane, i Negazione svilupparono, forse inconsciamente, non solo un sound personale, ma un sound che esula dalla riproposizione degli stilemi importati dagli Stati Uniti.
Lo spirito continua, pubblicato nel 1986 dall’etichetta olandese De Konkurrent e poi ristampato nel 1989 dall’italiana TVOR con copertina differente, è l’album che rappresenta l’essenza dei Negazione, proprio perché a oltre 35 anni dall’uscita, resta uno dei più citati e amati dagli appassionati del genere.
Non si può, inoltre dimenticare l’accoglienza e il consenso unanime che il disco incontrò all’epoca anche da parte di Maximum Rock’n’Roll e di Flipside, che negli States parlarono di questo disco.
Anche la stampa italiana tributò lodi ai dieci brani contenuti nell’album che diventarono, in poco tempo, dei c.d. instant classics.
Con le sue 378 pagine, si tratta, senza ombra di dubbio, di un ottimo lavoro, sia dal punto di vista dei contenuti sia dal punto di vista della grafica e dell’iconografia ed è un libro importante e, per certi versi, definitivo.