Negramaro, Pupo, Baustelle: le migliori novità della settimana

Negramaro, Pupo, Baustelle: le migliori novità della settimana
Come i Negramaro cantano la necessità di non abbattersi nell’amore, così Pupo interpreta insieme a sua figlia la voglia di non arrendersi di fronte alle sconfitte, mentre i Baustelle dichiarano apertamente che Milano non deve vergognarsi di amare. Tematiche in un certo modo vicine, accomunano i tre migliori pezzi della settimana


I Negramaro festeggiano i loro vent’anni cantando per la prima volta in un trio con Jovanotti ed Elisa


Il trio è da brividi: Negramaro-Jovanotti-Elisa. In diverse occasioni si erano tutti già incrociati tra loro. Duetto, concerti, battaglie sociali: musicalmente e ideologicamente ci siamo abituati a vederli affiancati di tanto in tanto. Eppure, quando esce una produzione che li coinvolge, fa sempre notizia costringendoci ad ascoltare in religioso silenzio. Anche perché, nonostante diverse collaborazioni incrociate, questa è la prima volta che li sentiamo tutti e tre insieme in un brano. Una canzone che sembrano tre, perché raccoglie tutte le sfumature di ogni suo interprete.

In Diamanti ci sono le armonie rock dei Negramaro, gli acuti poetici di Elisa e il rap di Jovanotti.

Praticamente si assiste a un tripudio di espressioni musicali, che trova la sua chiave definitiva nel ritornello melodico di un pop ritmato. Il nuovo singolo si apre con il leader dei Negramaro (Giuliano Sangiorgi) che canta di un amore evidentemente in crisi, ma per il quale non è mai troppo tardi recuperare ciò che può unire.

Perdono ed empatia sono infatti i temi principali di questo brano. Sono loro a poter fare superare ogni limite in una relazione. Ecco perché fino all’ultimo non bisogna mai perdere la speranza, pur sentendosi feriti e ingannati. Il perdono consente di ritrovare quell’empatia che ha unito sin dal primo istante. Non va dunque cancellato l’ottimismo. Anche i flash sui palazzi potrebbero essere interpretati come un segno. Come la foto che scatta Dio, per ricordare l’amore tra i due. I diamanti che danno il titolo al brano racchiudono proprio il senso di ciò che la poesia vuole dire.

Tanto sono belli e brillanti quelli originali, quanto sono ingannevoli quelli falsi. Se l’alter ego della canzone indossi quelli veri oppure no, sembra deducibile dalla convinzione del protagonista “Tanto so che mi inganni. E giuri di odiarmi”. Così, come sempre, i Negramaro ti fanno venire quel pugno nello stomaco che lascia comunque aperte le porte alla speranza, pur nella realtà complicata che cantano.

Diamanti è sicuramente una canzone che somiglia più ai Negramaro che ad Elisa e Jovanotti.

Il climax e le sonorità rock lo confermano. Anche perché il brano arriva proprio per anticipare la grande festa dei 20 anni della band, che verranno suggellati dalla tournée estiva. I posti sono già quasi tutti sold out, quindi chi vuole esserci dovrà sbrigarsi. Esattamente come dovranno fare i fan di Pupo, che il 15 aprile partirà da Mantova per il suo tour teatrale in Italia. Firenze, Ferrara, Bologna, Milano (in doppia data), Sanremo sono le prime tappe già confermate e quasi tutte esaurite.

L’occasione sarà la festa dei 40 anni di Su di noi, che la pandemia ha inevitabilmente rimandato. Probabilmente mancherà nel concerto anche il nuovo brano, uscito ieri, dove Pupo canta in coppia con sua figlia Clara.

Si intitola Centro del mondo ed è prodotto da Francesco Arpino. Gli autori sono lo stesso Pupo e Lorenzo Delli Pascoli.

Si tratta di un intenso e sereno dialogo tra il padre e la figlia, che con la maturità comprende sempre di più gli insegnamenti del padre. Sono valori preziosi, che diventano un monito per la vita. Anzitutto il fatto che si debbano persino apprezzare le sconfitte, da cui si impara più che non dai successi. Vietato abbattersi, anche perché i genitori non ci lasciano mai soli.

Le ali che ci hanno dato per volare, saranno sempre al centro della loro attenzione. Al centro del mondo, come cita il titolo e ripete il ritornello. È proprio nell’inciso che prende il massimo respiro di libertà questa canzone, aprendosi a un duetto inaspettato. La voce melodica e sempre pulita di Pupo, si unisce a quella di Clara Ghinazzi. Anima pop, intonata, con una sua personalità. Sembra di vederli, mentre sorridenti dialogano tra loro cantando un brano armonioso e solare. È commovente questo sincero rapporto di apertura tra padre e figlia, per una canzone che non arriva in una data a caso. Domani, infatti, sarà la Festa del Papà e Centro del mondo verrà presentata a Domenica In da Mara Venier.

Sembra di tornare indietro di sessant’anni con la nuova canzone dei Baustelle.

Milano è la metafora dell’amore riprende, infatti, quel gusto beat del ‘68, sia per tematiche sia per musicalità. Milano che si distingue dalle altre citta proprio per il suo romanticismo non sempre immediato. Milano che si distingue politicamente dal resto d’Italia.  Milano che si pone al centro di tante battaglie per l’amore universale. Insomma, i Baustelle fanno una vera e propria dichiarazione da innamorati per la loro città.

Nonostante le contraddizioni e l’assenza del mare, il capoluogo lombardo sa essere un posto meraviglioso dove trascorrere il tempo libero. Sapessi come è strano sentirsi innamorati a Milano, scriveva Memo Remigi tanti anni fa. Ecco, a molti continua ad apparire strano, ma la città non è solo lavoro e ritmi veloci. Così i Baustelle cantano un brano diverso dalle loro solite tonalità.

Tanta strumentazione per un ritmo cadenzato e orecchiabile, dove sono citate diverse zone di Milano. Sarà certamente sfruttata per qualche campagna promozionale meneghina.

Classifiche Fimi: scivola al sesto posto Ultimo con il suo nuovo album, quindi torna in vetta Lazza con Sirio. Il cantante di Cenere è sempre più vincitore morale dell’ultimo Sanremo: anche nei singoli, infatti, supera ogni record. Giustamente si gode il bel momento. Dove potrà arrivare?

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Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi, laureato in filosofia con una tesi sulla comicitá contemporanea riletta attraverso Bergson e Freud, è appassionato di musica e teatro. Racconta con rigore aneddotico la storia del Festival di Sanremo e della musica italiana, suggerendo ogni volta spunti filosofici e inediti.
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