Durante la terza serata del Festival, Negramaro ospiti d’eccezione, 13 anni dopo la loro prima esibizione sul palco del Festival di Sanremo.
Da concorrenti ad ospiti, i Negramaro sono tra i pochi artisti ad aver realizzato questo iter. Tornati sul palco ieri sera, durante la terza serata, la reazione del pubblico li ha commossi: “La standing ovation a Sanremo è un po’ come l’Oscar per i musicisti, perché è un gesto estremamente popolare. 13 anni fa la voglia era di misurarci con il pubblico. Il nostro album “Amore che torni” la dice lunga, è la voglia di tornare a misurarsi con qualcosa”.
Sangiorgi fa chiarezza sulla crisi che ha portato al loro ultimo album: “Abbiamo passato un periodo di crisi che non volevamo raccontare, poi abbiamo capito che parlarne sarebbe stata la cosa più giusta. Quello è stato un momento difficile che ha prodotto dei risultati inaspettati, come il disco. Siamo una famiglia da tanti anni, a un certo punto, fisiologicamente, un piccolo screzio è stato il motivo per allontanarsi, avevamo voglia di non risolvere il problema, per poi riunirci. Dovevamo allontanarci un attimo. Sono scappato a New York, pensando che non ci saremmo più visti, quando in realtà sapevamo benissimo che non sarebbe stato così. Abbiamo avuto una grande fortuna insieme. Mi sono reso conto che se avessi avuto successo da solo avrei avuto la testa tra le nuvole.”.
Il tour partirà in estate da Lignano e chiuderà a Lecce, casa loro: “Suonavamo in cantina come se fossimo negli stadi. La musica è sempre un bel gioco, un bel sogno e non ha niente a che fare con altro”.