NeVe: l’eco dell’“Avatar” nell’universo, un incoraggiamento ad amare sé stessi e gli altri poiché ci troviamo tutti sotto lo stesso cielo
Valentina Nassano, in arte NeVe, è una giovane artista ligure che si distingue per uno stile pop contemporaneo, interpretando testi emotivi e profondi. Ha iniziato il suo percorso musicale pubblicando canzoni che raccontano storie personali e temi globali, catturando l’attenzione con la sua voce energica e la capacità di legarsi con il pubblico. Il suo nuovo singolo, “Avatar”, rilasciato in collaborazione con Davide De Marinis, è un invito a guardare oltre, ad essere ottimisti e a godere appieno di ogni istante, senza mai perdere la connessione con l’universo che ci circonda. Le loro voci si fondono armoniosamente, creando un equilibrio perfetto tra le diverse timbriche. Le immagini evocate, dalla foresta ai cieli stellati, sottolineano l’unione con la natura e l’universo, mentre i riferimenti alla resilienza e alla forza interiore richiamano la capacità di rialzarsi dopo ogni caduta.
Buongiorno Valentina e benvenuta nel nostro spazio! Come collochi la musica nella tua vita?
Ha un ruolo importantissimo e prioritario perché canto da quando avevo quattro anni, ma non faccio solo questo nella vita. Sono pedagogista, lavoro a scuola da cinque anni, sto studiando per prendere il titolo abilitativo per accedere ai concorsi e poter diventare di ruolo in futuro. Sono contenta perché non ho scelto una strada di ripiego, entrambe si uniscono in un obiettivo comune: trasmettere pensieri ed emozioni con la musica da un lato, insegnare educazione ed istruzione ai bambini dall’altro.
Questa passione per la pedagogia da quanto la coltivi?
Avendo frequentato il liceo delle scienze umane, mi sono appassionata a materie come la pedagogia, psicologia, sociologia e ho deciso di approfondirle. Ho scelto la prima perché tratta dell’essere umano in generale, dal più piccolo al più grande. Volevo e voglio aiutare gli altri ed essere utile per la società.
Il tuo approccio ha avuto delle influenze particolari?
Sì più di una. Mi affido sempre ai miei artisti preferiti, Marco Mengoni, Elisa, Ultimo, Laura Pausini, li ritengo delle persone che non fanno musica tanto per farla ma sentono di possedere dentro qualcosa da comunicare agli altri.
Da dove viene il tuo nome d’arte NeVe?
Mi chiamo Valentina Nassano, quindi le mie iniziali unite con le due E per due motivi: Biancaneve era la mia principessa preferita e da piccola mi hanno sempre associata a lei, mi rappresenta anche in qualità di educatrice. L’altro aspetto è che la neve quando scende lascia un segno sul terreno ed è quello che vorrei fare con la mia musica.
Cosa rappresenta per te la tua terra?
La Liguria per me è casa e famiglia. Il mare mi ha sempre ispirato e sono molto legata a questo aspetto della mia terra.
Parliamo del tuo nuovo singolo, “Avatar”. Che significato gli hai dato?
È una canzone molto importante, la definisco un inno alla vita e alla solidarietà. Parla di questa connessione tra tutti noi, nell’universo siamo tutti uniti da un filo invisibile. Il messaggio primario è proprio questo, amare noi stessi per poter amare il prossimo e il mondo che ci circonda.
Ho letto il testo e non ricorre la parola Avatar. Perché questa scelta nel titolo?
Inizialmente ci si era ispirati al film, quindi questa connessione con l’universo. Mi piace che il titolo non si ripercorra nel testo perché dà l’effetto e la curiosità di andare un po’ oltre la veduta esplicita che può dare il brano.
In questa canzone hai collaborato con Davide De Marinis. Tra di voi come nasce questo featuring?
All’inizio questa canzone era cantata solo da me, l’avevo già registrata. Raffaele Viscuso, il mio produttore, è legato da una bella amicizia con Davide, l’ha ascoltata e gli è piaciuta; è rimasto colpito dalla mia voce e dall’intero pezzo. Ha accettato di collaborare insieme ed è venuto fuori un ottimo lavoro.
Che rapporto stai costruendo con la tua gente?
Quello che vorrei che arrivasse veramente è l’interpretazione di quando sono sul palco. Mi piacerebbe che le persone si alzassero con la consapevolezza che io gli sia arrivata e la distanza tra noi si fosse quasi azzerata. Penso di aver costruito un rapporto empatico in questo senso.
Come te lo vivi il palco?
Pur essendo tantissimi anni che canto, ogni volta è sempre la stessa storia: gambe tremolanti e batticuore. Quando scendo dal palco realizzo che è già finito tutto, a volte mi rimprovero di non godermelo appieno. Però quel tipo di ansia mi stimola a fare sempre di meglio.
Cosa ti piace fare nel tuo tempo libero? Hai qualche hobby in particolare?
Andare a camminare mi rilassa molto e funge anche da ispirazione, stacco la mente ma continuo a pensare, mi segno sempre tutto sulle note del telefono.
C’è un episodio legato alla musica nella tua infanzia che ricordi con piacere? Come hai capito che quella fosse la tua vocazione?
Ho partecipato al primo concorso della mia vita a 13 anni e vidi mio padre piangere. Non l’avevo mai visto con gli occhi lucidi dato che lui è una persona sempre molto composta; quel momento intimo mi ha veramente toccata.
Una tua canzone manifesto tra tutte quelle pubblicate finora?
“La perfezione” è stata una svolta sia a livello artistico che di contenuto.
Una frase che hai scritto a cui sei molto legata?
“Preferisco essere anziché apparire”.
Scegli 3 aggettivi per la tua musica…
Vera, emozionante e trasparente.
Il tuo sogno più grande sogno?
Da ligure, andare a Sanremo!