Nicolò Piccinni torna con “mareAmare”

Nicolò Piccinni accompagnato da Gli Internauti torna con “mareAmare” tra superficie e profondità, il labirinto dell’arte

Nicolò Piccinni torna con “mareAmare” 1
Nicolò Piccinni

È disponibile su store e piattaforme di streaming mareAmare, il nuovo concept album del cantautore e attore torinese Nicolò Piccinni.

Dopo “Acqua fredda”, adattamento italiano di “Cold Water”, autorizzato ed elogiato dall’autore in persona Tom Waits, Nicolò Piccinni torna con il suo terzo album in studio; un’opera multimediale che è un disco, un libro di racconti e illustrazioni, edito da Morsi Editore, e una raccolta di video prodotti dallo studio cinematografico Fuoricampo, tutti accomunati dal tema della dimensione virtuale.

L’album è un viaggio interiore che racconta la perdita e la riscoperta di sé nelle dimensioni virtuali, da internet all’amore, dal sogno alla follia. Dodici canzoni scritte dal cantautore Piccinni, prodotte e arrangiate insieme alla band Gli Internauti, divise in due lati, come in uno specchio: superficie e profondità.

Dodici brani che si espandono tra le coordinate del cantautorato e della sperimentazione con i featuring di artiste e artisti come Bunna degli Africa Unite, Fausia, Rossana De Pace, Giulia Impache, Vea, Protto e Andrea Boris Borasco.

mareAmare, titolo dell’album, fonde le parole mare e amare. Il mare custodisce misteri e non è solo un luogo di vacanza ma uno spazio che separa e accomuna culture e popoli, pericoloso e fondamentale allo stesso tempo per la vita umana. Le colline torinesi custodiscono le tracce della sua antica esistenza e svelano distanze profonde e attrazioni sofferte, irraggiungibili nel tempo e nello spazio. Un sentimento d’amore che si realizza nella mancanza.

Vivere senza il mare diventa a-mare. Allo stesso modo, c’è un altro mare che non è tangibile, concreto ma esiste: il mare digitale. Come diceva Cesare Pavese, natio di quelle colline piemontesi che conservano ancora oggi resti marini di milioni di anni, “ogni mare ha un’altra riva”. Il nostro vivere quotidiano, la nostra realtà concreta si specchia in un’altra riva virtuale, creata dall’umanità per accorciare le distanze ed espandere le sue potenzialità: Internet dove, nel mare degli algoritmi, possiamo fare ed essere qualunque cosa.

Nicolò Piccinni torna con “mareAmare”
Nicolò Piccinni e Gli Internauti

Ma lo specchio digitale non è l’unica dimensione virtuale infatti anche l’amore, il sogno, la follia sono dimensioni altre dove gli esseri umani si perdono fuggendo dalla trama del quotidiano. mareAmare è un’esplorazione di questi diversi luoghi del possibile, in bilico tra superficie e profondità, interno ed esterno, tra noi e gli altri.

Oltre all’album Nicolò Piccinni ha scritto dodici racconti, raccolti nel libro pubblicato da Morsi Editore. Ogni racconto è legato ad un simbolo del virtuale ed è tradotto in immagine dalle illustrazioni curate dall’artista Sara Zollo. Chiude il libro la postfazione del poeta Paolo Assandri, un vero e proprio saggio breve sull’opera, che offre ulteriori chiavi di lettura sull’universo di mareAmare e sul tempo in cui viviamo.

Le canzoni di mareAmare che escono come singoli, sono inoltre tradotte in opere visive, che Nicolò Piccinni e il regista Bruno Ugioli dello studio cinematografico Fuoricampo hanno curato e chiamato “videolirici”. Una sorta di video lyrics dove al centro spicca il testo della canzone, ma dove attorno rimangono presenti immagini evocative con un sottile filo narrativo a impatto emotivo. La parola “lirico” legata al videoclip quindi ha più significati: riguarda la presenza del testo della canzone, ma anche in senso più ampio alla presenza di un’atmosfera carica di sentimento, di un momento irripetibile perché osservato da un punto di vista particolare e inedito.

Nicolò Piccinni torna con “mareAmare” 2
Nicolò Piccinni

«È difficile descrivere mareAmare in poche parole. Un concept album di 12 canzoni, ma anche un libro di 12 racconti e 12 illustrazioni. Un’opera estremamente stratificata, non facile da semplificare. È davvero come trovarsi in un labirinto, luogo dell’impossibile, dove è bellissimo perdersi. Tutto è iniziato con le canzoni, si può dire che le ho scritte per capire meglio me stesso, come mi sento in relazione a questo mondo iperconnesso. Però non credo di aver trovato verità, non so quante risposte ci siano in queste canzoni.

Ci sono sicuramente folgorazioni, intuizioni, ipotesi, strade, ritrovamenti, possibilità, sfoghi, liberazioni. Però risposte non credo. Allora ho scritto i racconti, per approfondire meglio i simboli che erano nascosti nelle canzoni, per capire meglio le canzoni stesse. Non so quanto ho svelato delle canzoni, ma ho aperto altre porte e sono uscite fuori altre strade, altre intuizioni, altri ritrovamenti, altre possibilità. Il labirinto si è ingrandito.

Nicolò Piccinni e Gli Internauti

Poi Giulia Pavani* (*l’editrice di Morsi) ha pensato che Sara Zollo fosse la persona giusta per illustrare quelle canzoni, quei racconti e quei simboli. E così è stato: anche lei con le sue immagini è riuscita a spalancare nuove porte, nuove strade, nuove folgorazioni e via così, che non pensavo esistessero. Praticamente potremmo andare avanti all’infinito, aprire infinite porte, allargare il labirinto, e così facendo non troveremo nulla di preciso, nulla di certo, nulla di definitivo: semplicemente però troveremo tutto il resto. Quindi, immagino, che tutti e tutte alla fine possano trovarci qualcosa».

Video intervista a cura di Vincenzo Salamina

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Vincenzo Salamina
Vincenzo Salamina
Appassionato di musica, fan sfegatato dei Beatles e dilettante chitarrista. Con grande curiosità, esploro e condivido il potere della musica nel connettere le persone.
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