Considerata la tanto acclamata regressione che ha subito qualitativamente la community di Youtube, ecco una possibile soluzione al problema.
Youtube è uno dei media più influenti del XXI secolo, ha dato a tutti la possibilità di esprimersi, di comunicare in libertà e di arrivare simultaneamente a tutto il mondo. Questo gioiello, che per molto tempo è stato accostato alla nuova televisione, sta subendo da parecchio tempo critiche severe dalla propria community per la scelta dei contenuti in primo piano, considerati non meritevoli del piedistallo. Un grande problema per un mezzo di comunicazione che è sempre stato sinonimo di meritocrazia.
Ma il vero problema da debellare è un altro: l’hating. Purtroppo da molti anni la community è davvero piena di commenti d’odio, sconclusionati, volutamente offensivi, diffamatori, che sfociano quindi in categorie come il cyberbullismo, il razzismo e simili. Insulti gratuiti coperti dalla famosa libertà d’espressione, capro espiatorio nominato invano a salvare tutti i maleducati online. Peccato che essere liberi di esprimersi non voglia dire essere liberi di insultare. Le critiche costruttive ai contenuti, come i dislike o i commenti che riportano un non gradimento sono assolutamente giuste, ma la moltitudine di commenti disprezzanti e senza senso stanno distruggendo una piattaforma. A questo problema sembra non esserci una vera soluzione.
E allora perché non proporre un’idea? Youtube avrebbe la possibilità di rivoluzionarsi facendo un passo indietro e uno avanti per debellare il cancro dell’hating e del flaming. Ai tempi dei forum online, gli amministratori nominavano dei moderatori che dovevano calmare le acque o segnalare chi espellere dalla community. Visto che Youtube è così vasto da non potersi limitare a dei moderatori 2.0, la vera opportunità sarebbe quella di promuovere una campagna di segnalazione degli haters da parte degli utenti. Se la community fosse la prima a muoversi verso il rispetto comune, sarebbe più facile gestirla.
La lista di commenti segnalati potrebbe arrivare ad una sezione di Youtube dedicata alla moderazione, che potrebbe verificare i commenti del singolo utente sulla piattaforma e giudicare se bannarlo, sospenderlo o magari punire chi ha segnalato (perché non dimentichiamoci che ci sono utenti che segnalano contenuti e commenti con l’intento di bannare immotivatamente un utente).
È arrivato il momento di cambiare questa brutta tendenza e di smettere di nascondersi dietro alla libertà di espressione. Basta commenti diffamatori e insulti gratuiti. #NoHaters