Ieri è uscito Noi siamo la scelta, il nuovo album di Paolo Simoni. Musica361 ha incontrato il cantante.
È uscito il 20 maggio 2016, Noi siamo la scelta, il nuovo album di Paolo Simoni, anticipato dal singolo Io non mi privo. Disco che Paolo racconta così: “C’è chi oggi ha trent’anni e vive subendo le angherie di un ventennio che ha svuotato questo Paese delle sue migliori opportunità e bellezze. C’è una classe politica, che ha pensato solo ai propri interessi, senza tener conto dei danni permanenti che oggi, molti di noi, si trovano costretti a pagare.”
Nove tracce che raccontano le disillusioni, le speranze e i sogni di chi crede che un cambiamento sia ancora possibile.
Musica361 ha scambiato quattro chiacchere con Paolo che ci ha raccontato questo suo nuovo progetto musicale.
Noi siamo la scelta è un grido, da coloro, che non hanno voglia di arrendersi e senza scappare altrove, hanno deciso di rimanere, per tentare di cambiare le cose. Che cosa ti ha spinto a rimanere qui in Italia anche artisticamente e musicalmente parlando? Hai mai pensato di andartene?
Sì ho pensato di andarmene da qui un po’ di anni fa, esattamente due, poi ho deciso di rimanere e ho scritto questo disco che è frutto di quella scelta, la scelta di rimanere e di raccontare questo tempo, questa contemporaneità e soprattutto raccontare la mia generazione. È un disco di sentimento e di rabbia che vuole fare una fotografia a tutti i trentenni di oggi e non solo.
Come nasce l’album e cosa c’è di tuo in questo progetto?
Di mio c’è tutto. Io faccio testi, musiche e curo anche gli arrangiamenti da un po’ di anni. Insieme a Luca Pernici, produttore artistico, abbiamo lavorato tantissimo anche dal punto di vista sonoro, della scelta degli strumenti, utilizzando anche sintetizzatori. Definisco questo disco un “concept album” perché c’è un tema centrale che gira intorno a tutte le canzoni. Ho curato molto i testi, le armonie e melodie. Ho uno studio di registrazione e pre-produzione in casa e ho cercato di lavorarci quotidianamente fino ad arrivare a questo risultato che è una sintesi. Poi sono passato con Luca Pernici in studio, abbiamo aperto ai musicisti e siamo passati alla fase di registrazione.
Che cosa vorresti che la tua generazione facesse per far si che le cose possano cambiare? In questo disco ci sono le disillusioni , le speranze e i sogni di chi crede che un cambiamento sia possibile. Da dove dovrebbe partire questo cambiamento?
Questo è un disco di speranza. L’idea che ho io è che si dovrebbe ripartire da una “rivoluzione poetica” e ribadisco, rivoluzione poetica. Sembrano due parole in contrasto tra loro invece a mio avviso è quello che serve. Non serve una rivoluzione politica o armata che fino ad adesso non ha mai risolto nulla. La rivoluzione “poetica” è fatta dai giovani che con la loro emotività e creatività unite ad una profonda ricerca culturale e tecnologica, fanno sentire la loro voce con quello che sanno fare meglio, cioè la musica, che fa emergere la parte più bella di loro). Non c’è una bandiera politica, ma si riparte da una reazione che ha come base la rivoluzione poetica. Questo è l’unica cosa che ci può salvare.
Quali sono i tuoi progetti futuri? Il 20 maggio sarai a Modena e il 23 a Verona. Quest’estate cosa farai?
Ho messo su una band nuova con la quale presenterò il mio disco in giro. Ci saranno piazze e varie occasioni dove ci si potrà vedere e ascoltare. Sarà un estate ricca e mi auguro che le opportunità di suonare siano sempre di più.
Good luck Paolo!
Paolo Simoni, Noi siamo la scelta | Tracklist album
- Il vuoto di questo tempo
- Io non mi privo
- Noi siamo la scelta
- Lascia la tua impronta
- Ho conosciuto l’amore
- Una reazione
- Ci sono cose che ti cambiano
- Giuly
- Suona pianoforte.