Intervista alla giovane cantautrice viterbese, reduce dall’uscita con il singolo “Leggera” e dalla collaborazione con Fiorella Mannoia
Ha talento da vendere Arianna Silveri, alias Olivia XX, artista che stiamo imparando a conoscere grazie all’uscita del nuovo singolo “Leggera”, oltre che per la sua partecipazione nel disco “Padroni di niente“ di Fiorella Mannoia, con il brano “Solo una figlia”. Entrambe le canzoni mettono in risalto le abilità di scrittura e le qualità vocali della giovane cantautrice, al punto da poterla considerare come una delle proposte più originali e interessanti di questo 2020.
Hai composto “Leggera” in un momento in cui hai raccontato di avere qualche problema di comprensione con l’amore. Dopo averla scritta, ci hai capito qualcosa?
Dopo averla scritta ci ho capito un po’ più di prima. E’ stato come parlare con me stessa e guardare in faccia la realtà delle cose. Ho scovato le mie insicurezze e le ho capite, le ho iniziate a perdonare e a risolvere. Posso dire che “Leggera” è stata la chiave che mi ha aperto la porta per iniziare a guardarmi dentro e smettere di guardare solo la superfice dell’altro.
I sentimenti restano un grande mistero, così come la musica. Qual è l’aspetto che più ti affascina della fase di composizione di una canzone?
Il fatto che riesco a scrivere qualcosa che nemmeno sapevo di voler scrivere e farla entrare in tre minuti e mezzo. Sono una che parla tanto e in generale non ho capacità di sintesi. Quando scrivo riesco ad esprimermi chiaramente nel tempo di una canzone e questo ancora non me lo spiego. Forse perché non è la mia parte conscia quella che mi fa scrivere le canzoni, infatti spesso capisco quello che ho scritto solo dopo che l’ho scritto. Una specie di trance.
“Solo una figlia” è il brano che hai scritto e cantato con Fiorella Mannoia. Da una parte c’è Nadira e dall’altra Martina, una sposa bambina e un’adolescente occidentale vittima di abusi? Cosa le accomuna e cosa le caratterizza?
Le accomuna un’infanzia rubata e degli adulti che fanno finta di niente. Nadira subisce una violenza che purtroppo è ancora legale in molti paesi del mondo e Martina subisce una violenza che in occidente in teoria è illegale ma spesso non viene denunciata. Purtroppo viviamo in una società dove una cosa, se nessuno la sa, vuol dire che non esiste. A Martina e Nadira viene tolto il futuro. Non si può diventare grandi senza essere stati piccoli.
Cosa ti ha lasciato di concreto l’esperienza in studio con Fiorella?
La fiducia in me stessa. Se Fiorella Mannoia ha creduto in me, chi sono io per non crederci?
Ci sono altri artisti con cui ti piacerebbe lavorare in futuro?
Visto che ci è concesso sognare la sparo grossa: Vasco Rossi.
Alla luce del momento che stiamo vivendo, quale augurio ti senti di rivolgere alla collettività? Cosa speri che questa situazione complicata possa insegnarci?
L’augurio è quello di renderci conto prima o poi, che non ci sono vite che valgono di più e vite che valgono di meno. Penso che ognuno abbia percorsi diversi e una lezione diversa da imparare, quindi sicuramente questa situazione ci darà lezioni diverse e personali. Bisogna vedere se le impariamo.
A proposito di insegnamenti, qual è la lezione che pensi di aver appreso tu, fino ad oggi, dalla musica?
Grazie alla musica ho capito che non siamo mai soli, che le emozioni sono di tutti e che condividerle non è un atto di debolezza ma un gesto d’amore e libertà verso sé stessi e verso gli altri.