Filippo Maria Broglia da Radio Italia ai 18 anni di RECmedia. Sono felice sia diventata maggiorenne. Per me RECmedia è casa
“L’ho raccontato al vento che ti porto in Africa, gli ho raccontato tutto anche quello che non so”. Ascoltando il brano “Ti porto in Africa” di Mango, mi dirigo all’appuntamento con un Colosso della Musica Italiana, colui che oltre ad essersi occupato della promozione di “Ti porto in Africa”, è stato per 14 anni Direttore Generale di Radio Italia solo musica italiana e da 18 anni si occupa di promozione radiofonica tv e stampa con la sua agenzia RECmedia comunicazione e promozione. Lui è Filippo Maria Broglia.
Sembrerò retorico Filippo ma io sono veramente onorato di poter chiacchierare con te e scoprire la storia della tua radio
Grazie Lorenzo. È un piacere e ringrazio anche Musica361.
Nella presentazione ho già scritto di due date importanti ma prima di arrivare a quei traguardi ti chiedo: quando Filippo si è avvicinato alla musica?
Sin da piccolo. Io nasco con l’amore della musica e anche la mia famiglia ha amato la musica. Mia mamma aveva sempre la radio accesa, mio padre che era uno chef e faceva spesso musica con gli utensili da cucina e mia sorella amava la musica.
Ma che bel quadro familiare musicale
Pensa che da piccolo, uno dei miei primi regali è stato un mangiadischi.
Quali dischi ha consumato il tuo mangiadischi?
Beh erano tutti dischi con musica di fine anni 60, da Gianni Morandi a Massimo Ranieri fino a Marcella Bella con cui poi ho anche avuto il piacere di lavorare.
L’amore per la musica quando si è espanso toccando anche la radio?
Anche per la radio, i segnali c’erano fin da bambino. Quando mettevo la musica facevo finta di presentare e mi rendevo conto che a me non piaceva apparire. A me piaceva parlare.
Quando hai iniziato con la radio?
La mia prima esperienza è stata quando mi sono iscritto a ragioneria a Pavia e li ho iniziato in una radio privata locale. In quel momento ho sentito la passione crescere.
Una passione che ti ha portato a Radio Italia?
Si. Prima c’è stata TeleRadio Palazzina e poi è arrivata Radio Italia solo musica italiana dove sono rimasto per 16 anni di cui 14 anni come Direttore Generale.
Hai lasciato Radio Italia nel 2001. Che anni sono stati quelli da Direttore Generale?
Fantastici, interessanti e di crescita. Ho creato e consolidato rapporti sia con case discografiche sia con cantanti sia con produttori.
Filippo ricordi alcuni nomi di Artisti che hai mandato in onda tu per la prima volta su Radio Italia solo musica italiana?
Certo. Sono tantissimi. Ti cito Biagio Antonacci, Paolo Vallesi, Marco Masini, Gigi D’Alessio con il brano “L’anatroccolo sposato” e Franco Fasano con il brano “e quel giorno non mi perderai più”. In riferimento all’ultimo brano, fummo l’unica radio a mandarlo in onda e a portarlo alla vittoria del disco d’oro.
Della nuova generazione musicale, chi manderesti in onda?
Io apprezzo tantissimo la nuova musica, quella delle nuove generazioni. Come nomi me ne vengono in mente tantissimi però per restare in tema Sanremo, ti cito La Rappresentante di Lista e poi artisti come LuVespone, Peligro, Le Tendenze duo milanese e LeoMeconi definito da Bruce Springsteen il guitar man.
Abbiamo parlato di musica italiana ma tu hai avuto anche influenze internazionali
Sai già se ti menziono Mango si parla di internazionale, perché lui era uno che aveva un mood ed un sound molto internazionale. Però ho anche collaborato con Prince e con Marc Martel, la voce cantata di Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody.
Tornando alla radio, quanto è cambiato il modo di fare radio negli anni?
Diciamo che prima nelle radio, la musica era il fulcro. Adesso invece, la musica è il condimento delle parole.
Filippo vista la tua caratura non posso non chiederti di dare un consiglio ai nostri lettori interessati a diventare speaker
Passione, tanta passione. La voglia, il desiderio deve essere spinto più da passione che da danaro.
Prima di salutarti, voglio farti tanti auguri da parte mia e di MUSICA361 per i 18 anni di RECmedia comunicazione e produzione
Grazie a te Lorenzo e Grazie a Musica361. RECmedia è nata nel 2004 e oggi ci occupiamo di promozione radio, tv e stampa sia per la musica che per l’editoria e personaggi del mondo dello spettacolo. Sono felice sia diventata maggiorenne. Per me RECmedia è casa.