#Notedicarta: “Paul McCartney: Music is ideas” le storie dietro le canzoni di Luca Perasi
È ovvio che sir Paul McCartney non abbia bisogno di presentazioni. Il suo viso da eterno bambino e il suo basso Hofner modello Violin rimarranno per sempre nell’immaginario collettivo di chi ha amato, e ama ancora, i Beatles.
Luca Perasi, l’autore, è sicuramente il maggior esperto di Paul McCartney a livello internazionale e lo dimostra il fatto che la stessa società dell’ex Beatle, la MPL, gli chiede consulenze per le pubblicazioni discografiche di repertorio.
Questo suo “Paul McCartney: Music is ideas”, edito da L.I.L.Y. Publishing tratta il repertorio di McCartney dal 1970 al 1989 e la sua uscita è stata accompagnata dall’annuncio che un secondo volume è in stato di avanzata lavorazione.
Autore di “I Beatles dopo i Beatles: Le carriere soliste di John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr (1970-1980)”, Paul McCartney: Recording sessions (1969-2013)”. “A journey Through Paul McCartney’s songs after The Beatles”, “L’universo McCartney”, Perasi si cimenta in una monumentale opera basata su un’incredibile quantità d’informazioni compressa nelle sue 534 pagine.
Ma non si tratta solo di una paziente raccolta di dati, peraltro già esistenti in forma frammentaria su carta e in rete, perché l’autore le correda d’interviste esclusive realizzate a musicisti e fonici che hanno partecipato personalmente alla realizzazione delle registrazioni delle canzoni di cui nel libro si parla.
Aspetto importante, trattandosi di un artista che nella sua carriera ha composto 25 album pop, 5 di musica classica e circa 500 canzoni, è la profondità del racconto che Perasi mette su carta, portando il lettore alla conoscenza anche della parte, forse, meno conosciuta di McCartney.
Qualcuno potrà stupirsi, ad esempio, che il suo singolo più venduto, periodo Beatles escluso, sia “Mull of Kintyre”, suonato con una banda di cornamuse.
Il brano fu pubblicato l’11 novembre 1977, in un momento turbolento per la società e la scena musicale britannica, nel pieno di tumulti sociali e dall’ondata del punk, scelta assolutamente controcorrente e potenzialmente rischiosa per il proseguimento della carriera del baronetto.
“In un quadro economico-sociale così complicato – scrive Perasi sul suo libro – McCartney fu preda di enormi dubbi sulla pubblicazione come facciata A del singolo che aveva in programma di Mull of Kintyre, un valzer d’atmosfera quasi natalizia, o invece di Girls’ School, un brano rock aggressivo.
Si arrese all’incertezza e chiese consiglio a Bob Mercer del reparto marketing della EMI, che dovette fare una faticosa opera di convincimento nei suoi confronti riguardo al potenziale commerciale di Mull of Kintyre, della quale Paul «pensava che non avrebbe venduto una copia».
La soluzione di McCartney, nonostante il parere favorevole di Mercer, fu quella di non rischiare del tutto, e il brano fu proposto come doppio lato A assieme a Girls’ School, la quale però in America fece da facciata principale.
McCartney: «Ci è mancato poco che non uscisse. A quel tempo la musica era solo punk. Ma ho fatto una verifica con alcuni giovani: a loro piaceva, e allora l’abbiamo pubblicata»”.
Se amate Paul McCartney indipendentemente dal suo periodo nei Beatles avete trovato il libro giusto per voi, in attesa del secondo volume cui non potrete fare a meno.