Peco: “Lenzuolo” l’ultimo singolo, un nuovo brano che ci invita ad esplorare le pieghe più nascoste dell’intimità
Il giovane cantautore romano Peco ritorna con un nuovo brano “Lenzuolo”, il suo ultimo singolo, è un’ode alla sensualità nascosta e alla complessità delle relazioni, in cui due corpi si fondono sotto un velo che separa i protagonisti dalla realtà esterna.
Attraverso una melodia che unisce delicate sonorità indie e influenze pop-punk, Peco racconta una sensualità che si rivela superflua, bloccata da una barriera sottile ma insormontabile che separa l’apparenza dalla verità. Il lenzuolo, simbolo di protezione e di separazione, diventa il teatro di un dialogo muto, fatto di gesti e sensazioni, ma privo di quella connessione profonda che si estende oltre il mero atto fisico.
“Lenzuolo” è un’esperienza sonora che si intreccia con l’arte visiva, creando un dipinto sonoro in cui ogni nota e ogni parola evocano immagini potenti e suggestive. Peco, con la sua abilità di mescolare nel suo percorso artistico musica e pittura, continua a dimostrare una capacità unica di trasformare i pensieri in veri e propri capolavori sensoriali.
Un singolo che si inserisce perfettamente nel percorso artistico di Peco, che ha sviluppato una visione profonda e riflessiva della musica, influenzata dalla sua esperienza come pittore e dalla sua continua ricerca di nuove forme di espressione artistica.
Peco, nome d’arte di Davide Pecorelli, è un artista romano classe 2004 che ha iniziato il suo percorso musicale all’età di sette anni con le prime lezioni di pianoforte. Nel corso degli anni ha sviluppato una prospettiva unica e visionaria sulla musica unendola all’arte pittorica.
Durante il periodo del Covid, ha affinato ulteriormente il suo stile, combinando le sue idee musicali con un gusto estetico a 360°. La sua musica si traduce in vere e proprie immagini, dando vita a dipinti sonori che raccontano storie ed emozioni. A novembre 2023 pubblica il suo primo singolo “Polline” per Indieffusione, seguito da “Lenzuolo”.
Video intervista a cura di Vincenzo Salamina