Luciano Panama e le sue …Piramidi

Piramidi è il titolo del primo album solista di Luciano Panama,  già voce e leader degli Entourage, che torna sulle scene dopo un lungo silenzio con un album di puro ed energico rock italiano.

Piramidi è il nuovo album di Luciano PanamaOtto brani in cui viene urlato a gran voce l’amore per la vita e per il prossimo ma anche la morte come granitica bivalenza sociale. Nel disco si evidenza la dualità di questi due fattori che condizionano costantemente l’essere umano: un contrasto a cui ognuno di noi deve far fronte quotidianamente, aggrappandosi alla speranza, alla fede o alla lotta con se stessi, rifugiandosi nella consapevolezza che i sentimenti che tengono lontano tutto ciò, mutano col passare del tempo e con il dubbio che la morte possa rappresentare la fine del tutto o l’inizio del niente. Contrasti e sfumature bianco nero, ma anche assenza di limite nella ricerca sonora.

Piramidi è un disco libero da vincoli di genere, che attinge le proprie radici nell’alternative rock, ramificandosi nel blues, indie, funk, pop, fino alla canzone d’autore italiana. Il suono è essenziale e privo di antefatti digitali, quasi tutto registrato in presa diretta presso il Lake Studio lago Piccolo Messina. “Una storia che diventa una canzone” recitano alcuni versi de “Le Ossa”, brano di apertura del disco nonché primo singolo estratto. Il brano pone i propri contrasti armonici al centro di una storia d’amore che parla di rinascita e voglia di riscatto personale.

Piramidi è il nuovo album di Luciano Panama Atmosfere viscerali che rievocano i Verdena della prima ora, con una voce che si adagia perfettamente sulla struttura solida e semplice, esattamente come il corpo nudo che nel video si poggia sullo scheletro freddo e privo di colori.

Una tracklist eterogenea nei suoni e nei colori, che con coraggio mira al cambiamento come elemento di miglioria al fine di un perfezionamento. Il disco si chiude con “Messina guerra e amore”, un brano nato di getto a cui è stata dedicata particolare cura durante la stesura del testo. Chitarra acustica, violino, contrabbasso e un ritmo suonato con una batteria minimale raccontano un angolo di terra e la “mia vita che scorre su di te”.

A cura di Angelo Barraco

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