Lo scorso 2 ottobre è stato il compleanno di Sting mentre i suoi Police hanno compiuto 40 anni quest’anno: quale occasione migliore per ripercorrere una delle avventure discografiche più significative della cultura pop? Il libro di Giovanni Pollastri è sicuramente un buon pretesto per conoscere dettagliatamente i Police dalle origini ad oggi.
Era l’ottobre del 1978, quarant’anni fa, quando veniva pubblicato Outlandos D’Amour, primo album di una nuova band emergente inglese che pur atteggiandosi in maniera punkeggiante, secondo la moda del tempo, nascondeva in realtà ad un ascolto più attento gusti e influenze più raffinate, tra punk-rock, reggae e jazz, sintetizzate in un inedito sound di qualità. In Italia i Police divennero forse non popolari ma sicuramente più famosi dal successivo Reggatta de Blanc (1979), trainato da un classico come Message in a bottle: da allora, durante la loro carriera ma anche dopo lo scioglimento, il numero dei loro fan in tutto il mondo, Italia compresa, continua a crescere ogni anno.
Tra coloro che li hanno amati da subito anche il giovane Giovanni Pollastri che dalla fine degli anni ’70 ha collezionato, letto e ascoltato molto, comprese numerose interviste, letteralmente seguendo “ogni respiro” dei tre musicisti inglesi: gestendo la fanzine “Illegal tales” ha avuto la possibilità di essere aggiornato con informazioni dettagliate sui release della Universal potendo così pubblicare appunto nel 2005 Illegal Tales: The Police 1977-2005 e nel 2011 Shape Of My Heart: Sting – testi commentati. Senza contare poi che nel corso degli anni, in qualità di musicista, discografico e consulente musicale, ha avuto persino il privilegio di diventare prima collaboratore e poi amico personale di Sting, Andy Summers e Stewart Copeland. Il tesoro di esperienze maturate con i tre ha permesso a Pollastri di avere a disposizione materiale sufficiente per una nuova biografia sulla band, The Police. Many miles away: il testo, pubblicato lo scorso giugno in occasione del quarantennale, è orientato non solo a ricostruire semplicemente una vicenda biografica ma a valutare soprattutto cosa abbiano lasciato alla storia della musica i Police dal 1977 a oggi.
Con vera dovizia di particolari, citazioni e foto si comincia proprio da quei lontani giorni del 1977, analizzando poi i cinque album in studio che ne hanno decretato il successo planetario fino al 1983, anno a partire dal quale l’indagine interessa le carriere soliste di Stewart Copeland, Andy Summers e naturalmente Sting, tutti progetti artistici che non sono mai stati approfonditi e sviscerati prima d’ora come in questo volume. Non solo: Pollastri tocca eventi intrecciati alla sua vita personale, come il concerto tenuto da Sting l’11 settembre 2001 nella sua tenuta in Toscana, momento toccante sia dal punto di vista umano ma anche storico, oppure accenna i racconti di Andy Summers, musicista di lunga data contemporaneo di Hendrix e degli Stones, fino a svelare il genio di Copeland, appassionato batterista e percussionista dotato di un amore e interesse sfrenato per la sperimentazione musicale, sempre guidato dall’ambizione di imparare e reinventarsi, senza limitarsi alla fama di “batterista dei Police”. Un testo fondamentale per comprendere il percorso e le motivazioni che hanno portato Sting a fare la famosa telefonata, citata in apertura del libro, per riunire i Police nel 2007 in un tour mondiale di centocinquanta concerti, attraverso momenti emozionanti e curiosi, compresa la data a Torino il 2 ottobre 2007.
Più si legge più viene da chiedersi, soprattutto dopo quella reunion: Sting, Andy Summers e Stewart Copeland torneranno ancora una volta a esibirsi insieme? Per ora stanno proseguendo le rispettive carriere soliste ma, come è già accaduto una volta, niente sembra vietare questa ipotesi caldeggiata da vecchi e nuovi fan. E se anche così non fosse resterà la loro musica e la soddisfazione di aver letto un saggio esauriente, sia per i più accaniti estimatori che potranno scoprire ancora particolari inediti, sia per le nuove generazioni di ascoltatori, magari meno esperti sui Police ma ancora attratti a distanza di anni da quel sound inconfondibile, accompagnati nella lettura attraverso le tappe discografiche di Sting e soci in maniera semplice e curiosa ma allo stesso tempo approfondita.