Polo Territoriale, “Pamela”: un grido Punk contro le dipendenze

Polo Territoriale, "Pamela": un grido Punk contro le dipendenze
Polo Territoriale

Questa settimana abbiamo fatto quattro chiacchiere con Telea, il cantante del gruppo che ci ha parlato di “Pamela”, ultimo singolo dei Polo Territoriale: un grido Punk contro le dipendenze, un messaggio forte rivolto soprattutto verso i più giovani.

Da poco è uscito il vostro ultimo lavoro: “Pamela”, vuoi parlarcene?

Pamela è un brano che ho scritto nel 2019 ispirato da un incontro in treno con una ragazza, quei dieci minuti in cui abbiamo parlato mi hanno dato modo di scrivere una storia che avevo già in testa da un po’ di tempo. Parla di questa ragazza che soffre di dipendenze e il messaggio che l’interlocutore cerca di fare trasparire è di non sprecare la propria vita dietro queste dipendenze.

Il brano nasce da un episodio di vita vissuta, vi ritenete degli acuti osservatori della realtà che vi circonda?

Certamente ha un ruolo importante e cerchiamo di filtrare la realtà che viviamo attraverso un filtro artistico, con una componente di fantasia che rende tutte le storie più interessanti e condivisibili.

Tra l’altro tu parli di dipendenze in generale senza precisare quale…

Sì, esatto, nella canzone c’è un riferimento all’oppio, ma non è una canzone che parla di una specifica dipendenza da una specifica sostanza, ma è una canzone che vuole in generale cercare di far passare il messaggio di non abbandonarsi alle difficoltà di qualsiasi tipo

Traspare dalla canzone una differenza tra la vita personale e le imposizioni sociali o per meglio dire “social”, quali sono?

Questa differenza c’è e da adolescente posso dire che si sente molto e spesso e volentieri ci dimentichiamo chi siamo in funzione dell’immagine che si crea, mentre il nostro obbiettivo è ricordare all’ascoltatore che non serve creare un’immagine distorta di sé, ma la cosa più funzionale è lavorare sull’accettazione di quello che in realtà siamo.

Parlando di musica, il vostro genere è Punk, ma quali gruppi vi hanno ispirato particolarmente?

Il nostro non è propriamente Punk, nel senso che “Pamela” lo è, ma in generale ci piace definirci Alternative Rock per l’eclettismo dei testi che ci piace comporre. Nei pezzi che abbiamo in scaletta e che a tempo debito proporremo ci sono pezzi che richiamano le sonorità dei Blink, dei Sum 41, dei Green Day; altri pezzi più intimisti invece sono ispirati da band come i Verdena, di cui tra l’altro indosso in questo momento la maglietta…

Voi avete trovato delle difficoltà ad imporvi?

Beh, non posso dire di avere trovato difficoltà ad imporci perché non ci siamo imposti, in ogni caso il grande nemico della musica dal vivo è il classico live che si riduce a cantante con sotto una base che non richiede un grande impegno nella preparazione e nulla di particolarmente personale.

Cosa ne pensi dei Talent?

Aiutano a gonfiare l’immagine di un gruppo, che può anche essere un gruppo molto molto valido, il problema dei Talent è che non si concentrano tanto sulla musica, ma più sull’immagine: si toglie sempre più valore al contenuto musicale e si aggiunge sempre più valore all’immagine, al contesto generale, al personaggio e secondo me è ciò che toglie quella bellissima aura di magia che c’è attorno alla musica.

La stessa critica che ha subito Sanremo, non so se hai seguito?

Da un lato è vero, senza voler muovere critiche particolari nei confronti di chi vi ha partecipato, Sanremo è una vetrina musicale e quindi richiede che spesso ci si distacchi da quella autenticità di cui parlavo prima in funzione di piacere a un pubblico così vasto, avendo uno share così alto l’artista deve rendere la propria musica “nazionalpopolare”.

Scrivete anche in inglese?

In generale preferisco la lingua italiana perché è quella che parlo ed è stupenda, ti permette di esprimere un’infinità di concetti con poche parole e di farlo con una potenza espressiva devastante; d’altra parte l’inglese ha i suoi vantaggi, ho già scritto testi in inglese e devo dire che è una lingua molto versatile soprattutto a livello musicale.

Quali sono i futuri progetti del Polo Territoriale?

Sono previsti una serie di concerti, stiamo chiudendo questo minitour per l’uscita del singolo e verso metà estate è programmato un secondo singolo che annuncerà l’uscita dell’album prevista per ottobre.

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Ruggero Biamonti
Ruggero Biamonti
Autore con esperienza decennale presso importanti realtà editoriali quali Rumors.it (partner di MSN), Vivere Milano, Fondazione Eni e Sole 24 Ore Cultura, si occupa di temi che spaziano dall'intrattenimento al lifestyle.
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