Prince Roger Nelson in arte … Prince

Prince, di lui rimane la sua musica, la sua immagine e       “Le iconiche chitarre di Prince” di Rudy Giorgio Panizzi

Era il 21 aprile 2016 quando arrivò la notizia della sua morte. Il “folletto di Minneapolis”, com’è stato soprannominato, è morto in circostanze mai chiarite nella sua casa di Minneapolis.

Lui, Prince Roger Nelson, in arte Prince ma che negli anni ha utilizzato, sia per motivi contrattuali sia artistici, nomi come The Artist, sigle come TAFKAP, acronimo di “The Artist Formerly Known As Prince”) o persino un simbolo impronunciabile, incrocio fra il simbolo del maschile e del femminile e noto ai fan come Love Symbol, ha avuto gli ultimi grandi titoli sulle prime pagine dei giornali.

Di lui rimane la sua musica, senza dubbio, la sua immagine, costruita e calibrata nel tempo, e le sue chitarre.

E proprio la sua genialità e il suo estro si sono spesso riflessi anche sulle chitarre che ha suonato, considerate delle vere e proprie opere d’arte.

Un argomento che ha appassionato Rudy Giorgio Panizzi, torinese, in servizio presso la Polizia Scientifica come esperto nell’analisi di impronte digitali.

Le iconiche chitarre di Prince - book cover
Le iconiche chitarre di Prince – book cover

Grande appassionato di Prince, a lui ha dedicato altri due libri, “Prince – A volte nevica in aprile” e “Prince – Il segno dei miei tempi”, coniuga la sua passione e la sua professione affrontando un tema specifico, concentrando la sua ricerca sugli strumenti utilizzati dal musicista, quasi “impronta digitale” dell’artista.

Senza ombra di dubbio si tratta di un tema che, da un lato, interessa in modo particolarmente chi ama gli strumenti musicali, e dall’altro, i fan di Prince.

Un lavoro non per tutti, tanto da poter essere definito di nicchia ma, al contempo, un’analisi dell’estro di Prince che si è spesso riflesso sugli strumenti che ha suonato, considerati delle vere e proprie opere d’arte, oltre che delle naturali estensioni della sua creatività, della sua personalità e della sua ambiguità.

La sera del 14 aprile 2016, pochi giorni prima della sua prematura scomparsa, Prince presentò al mondo la GUS Purple Special, una chitarra dai contorni dorati realizzata per lui da Simon Farmer, la sua ultima chitarra, quella che non riuscì mai a suonare.

Prince
Prince and Telecaster guitar

Il libro è arricchito da disegni e fotografie ma è altrettanto ricco di particolari inediti e contiene le interviste a Jerry Auerswald, il liutaio che ha costruito la chitarra “Love Symbol”, e Simon Farmer, che hanno aiutato a far luce sulla storia di questi meravigliosi oggetti di liuteria anche grazie ad aneddoti curiosi e coinvolgenti.

Ricorderemo Prince per le sue chitarre? No, lo ricorderemo per la sua musica, per quella sua capacità di dedicarsi a composizione, arrangiamento, produzione, canto ed esecuzione dei suoi lavori spesso in totale autonomia.

Lo ricorderemo anche per la sua attività pionieristica sia in campo musicale sia commerciale, tra i primi a sfruttare Internet per la promozione e la vendita online sul suo sito web.

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Roberto Greco
Roberto Greco
Giornalista. Nel tempo si è occupato di musica, teatro e cinema. Studioso di storia contemporanea, scrive per diverse testate occupandosi di cultura, costume e società.
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