PARADISO (Lucio Battisti Songbook)
(PDU / Warner Music Italy, 2018)
Era maggio del 1970 quando Mina pubblicava il 45 giri di Insieme, prima canzone del suo repertorio firmata da Battisti/Mogol. Non fu l’unico episodio. La “Tigre di Cremona” ha inciso altri brani della famosa coppia che ha disseminato nel corso della sua ultrasessantennale e gloriosa carriera.
Anzi, per essere ancora più puntuali, nel 1975 dedicò un intero album a quel “gran genio” della canzone italiana, MinacantaLucio; poi nel 1994 un ulteriore capitolo – per la verità una raccolta con due inediti, Perché no e Il leone e la gallina – dal titolo MazzinicantaBattisti. In occasione del ventennale della scomparsa del cantautore di Poggio Bustone, la Signora ha licenziato qualche mesetto fa un vero e proprio songbook – come si fa in America – dedicato a Lucio Battisti.
Paradiso è un doppio album (triplo nella versione in vinile)
Paradiso è un doppio album (triplo nella versione in vinile) composto per la maggior parte da materiale già edito rimasterizzato e mixato dai nastri originali: infatti si ritrovano interamente i dischi sopra citati più due riletture inedite, la bella Vento nel vento e la più scontata Il tempo di morire, e ancora cinque versioni in spagnolo di Amor mio, E penso a te (Yo pienso en ti), Insieme (Juntos), La mente torna (La mente cambia), Io e te da soli (Que nos separemos) anche in francese (L’amour est mort) che rappresentano l’autentica ghiottoneria della collezione.
Che dire? Mina è la più grande, si sa. Ancora più grande nelle parole riportate all’interno del libretto, pubblicate originariamente il 24 settembre 1998 nella sua rubrica sul giornale Liberal, a quindici giorni dalla scomparsa di Battisti.
Sarebbe bello riportarle tutte ma ci limitiamo a queste: «Che talento straordinario, che dono raro quello di essere capiti da tutti e da tutti essere amati proprio per quello che realmente si è. Sei stato il più grande nel realizzare il miracolo che ci fa sentire tutti figli della stessa materia, che ci fa cantare tutti insieme con le lacrime agli occhi».
Come darle torto! Il pregevole canzoniere di Lucio Battisti non conosce e mai conoscerà crisi, è continuamente scoperto, riscoperto, apprezzato e riapprezzato.
E questo – per dirla con Mina – è davvero un miracolo, il “miracolo” della musica popolare, del cosiddetto pop che ti si appiccica addosso, dentro, tanto da far cantare proprio tutti, “dal garzone ai bambini e alle madri d’Italia”.
Battisti è nel DNA sonoro degli italiani, punto e basta. Ci ritorna in mente, bello com’era e come lo sarà sempre e per sempre. Con la sua voce, con le sue canzoni, con le sue – tu chiamale se vuoi – emozioni.