Renzo Rubino: la 5a edizione di Porto Rubino

Renzo Rubino: la 5a edizione di Porto Rubino il festival musicale che celebra il mare nei porti pugliesi

Renzo Rubino: la 5a edizione di Porto Rubino
Renzo Rubino: la 5a edizione di Porto Rubino (Foto di Ilenia Tesoro)

In occasione dell’ultima tappa della quinta edizione di Porto Rubino, il festival musicale che celebra il mare nei porti pugliesi, il cantautore Renzo Rubino ha tracciato il bilancio durante una conferenza stampa.

«Questa che si conclude è l’edizione che più mi è piaciuta perché dopo cinque anni tante cose sono di più semplice gestione, dal rapporto con gli artisti, che ora conoscono il festival, alle capitanerie, alle avversità meteorologiche».

Anche quest’anno un grande successo di pubblico dal 30 giugno al 9 luglio nelle tappe di:

  • Brindisi, con Eugenio Cesaro degli Eugenio in Via Di Gioia, Mahmood e Omar Pedrini
  • Giovinazzo (BA), che ha ospitato Madame, Emma Nolde, i Santi Francesi e Alan Sorrenti
  • Monopoli, dove è stata la volta di Bianco, Giovanni Caccamo, Niccolò Fabi e Antonio Diodato
  • Tricase (LE), dove si sono esibiti Carlo Amleto, Delicatoni, Levante, Nada, Raf
  • Campomarino di Maruggio (TA), dove Dardust, Dente, Emma Marrone e Francesca Michielin hanno concluso il festival.
Porto Rubino 5a edizione grande successo (Foto Ilenia Tesoro)
Porto Rubino 5a edizione grande successo (Foto Ilenia Tesoro)

«Sono contento che il festival si conosca di più, che Mahmood e Francesca Michielin siano tornati, che altri artisti abbiano cancellato alcuni impegni pur di esserci. Il festival è cresciuto molto e le persone non vengono più per gli artisti ma per vivere una esperienza unica.

Inizia a crearsi un pubblico di Porto Rubino che ha voglia di passare una bella giornata per divertirsi. Da noi c’è chi ascolta musica classica e chi l’elettronica: un vero porto di mare [ride]».

Che dimensione avrà in futuro Porto Rubino? Nella conferenza Renzo Rubino ha parlato anche delle prospettive di questo festival giunto alla quinta edizione.

«Abbiamo sempre richieste anche da altri comuni pugliesi ma anche da fuori della Puglia ma non è facile organizzare un festival del genere. Vorrei che rimanesse qualcosa di esclusivo e non estremamente commerciale, sia per avere cura dei luoghi in cui andiamo, non potendo ospitare migliaia di persone, che per far vivere agli spettatori una cosa speciale.

Vorrei che lo spirito rimanesse intatto, cioè un momento di stacco dal lavoro per gli artisti. Chi viene qua infatti non deve fare promozione.  Deve essere un luogo incontaminato per gli artisti e il pubblico deve vedere questa autenticità.

Renzo Rubino:Non ho fatto mettere le transenne sotto al palco perché ho fiducia verso chi viene a vedere il festival
Renzo Rubino:Non ho fatto mettere le transenne sotto al palco perché ho fiducia verso chi viene a vedere il festival (Foto Ilenia Tesoro)

È un festival che deve essere poetico con il tramonto, la luna e il mare. Non devono quindi esserci basi musicali e tutto deve essere suonato. A tal fine ho allestito una band, la Risacca. Il festival è una festa, è un momento in cui artisti e ospiti devono sentirsi liberi.

Non ho fatto mettere le transenne sotto al palco perché ho fiducia verso chi viene a vedere il festival. Gli artisti devono cantare tra di loro e il pubblico deve essere accogliente e non invadente. Mi piacerebbe comunque fare la prima tappa esterna a Milano, ci stiamo ragionando».

Anche le modalità di far conoscere il festival sono cambiate.

«Quest’anno non c’era la TV a far conoscere gli eventi. Ci siamo piuttosto concentrati sugli ospiti, ossia sulle persone che hanno deciso di venire in Puglia e godersi questo paesaggio fantastico. Abbiamo avuto un grande sostegno da Radio Capital e da influencer di eccezione, come Chiara Galiazzo, che ci hanno aiutato a raccontato il festival».

Porto Rubino è anche il titolo di una canzone del 2020 e Renzo spiega in cosa Porto Rubino l’abbia aiutato, come recita il testo.

Renzo alla fine ha cantato una piccola anticipazione di quello che sarà il suo prossimo album
Renzo ha cantato una piccola anticipazione di quello che sarà il suo prossimo album (Foto Ilenia Tesoro)

«In generale Porto Rubino mi ha salvato da un momento di depressione che hanno vissuto tanti colleghi durante il periodo del Covid. Io vedevo il festival estivo come una possibilità di concentrarsi su varie cose, per fare cose belle per la mia terra, per la sostenibilità ambientale».

Quella di Campomarino è stata l’unica tappa a terra del tour e Renzo spiega il perché: «questa zona della Puglia ha infatti un pescaggio molto basso che non ci permetteva la barca sotto costa. Questo è un posto speciale perche è una ex tonnara, molto amato dalle persone che vivono qui».

Tanti i duetti della serata, Emma ha cantato “Love is a losing game” di Amy Winehouse accompagnata al pianoforte da Dardust, Rubino ha duettato con Chiara Galiazzo in “Onda su Onda” di Paolo Conte, Emma e Francesca Michielin hanno interpretato “Baby one more time” di Britney Spears, già portata nella serata delle cover sul palco di Sanremo 2022.

Alla fine Renzo Rubino ha cantato una piccola anticipazione di quello che sarà il suo prossimo album, “molto pugliese”, prodotto da Taketo Gohara.

Articolo  a cura di Domenico Carriero

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