Rita Bellanza, l’intervista all’ultima eliminata di X Factor

Esclusa nel corso del sesto Live Show del popolare talent targato Sky, l’interprete ci racconta la sua avventura e l’inedito “Le parole che non dico mai”, in radio dal 24 novembre.

Rita Bellanza, l’intervista all’ultima eliminata di X Factor
Rita Bellanza.

Non è passata di certo inosservata la presenza di Rita Bellanza in questa undicesima edizione di X Factor, un “diamante grezzo” considerato sin dalle audizioni tra i candidati alla vittoria finale. Qualcosa, invece, è andato storto, la pressione l’ha un po’ schiacciata e le critiche non sono mancate, ma quello che resta oggi è l’autenticità del suo timbro vocale e l’inedito “Le parole che non dico mai”, scritto per lei dal suo giudice Levante insieme ad Antonio Filippelli e Alice Bisi. A poche ore dalla sua eliminazione abbiamo incontrato la talentuosa ventenne, che ha ripercorso con noi parte di questa avventura.

Ciao Rita, benvenuta su Musica361. Come definiresti questo tuo percorso?
Decisamente travagliato, ma sono fiera del lavoro che è stato fatto. Sin dal primo live di X-Factor sono salita sul palco timorosa, con troppa ansia e non me la sono goduta come avrei voluto. Questo credo sia venuto fuori, non ho preso subito confidenza con la trasmissione, non è come esibirsi davanti ad un pubblico in un concerto, non ho sentito calore ma il peso della situazione.

In soldoni, cosa è andato storto?
Forse mi sono sentita poco all’altezza e non mi sono divertita, penso che il problema alla fine sia stato questo, perché le scelte concordate con Levante erano per me giuste, non ho dato del mio meglio e mi sono sentita bloccata. Non sono riuscita a gestire l’ansia e a controllare la mia voce, insomma, un bel casino.

Come descriveresti il tuo rapporto con Levante?
Non l’ho mai vista come giudice, ma come una figura artistica dalla quale risucchiare il più possibile. Come persona la trovo molto umile, caratteristica per me fondamentale, mi sono trovata molto bene con lei, si è instaurato sin dall’inizio molto feeling tra noi. Artisticamente la stimo molto e poi, ragazzi, scrive delle cose pazzesche.

Ti senti una vittima sacrificale del sistema televisivo?
No, ma credo che ognuno abbia i propri tempi per approcciarsi ad una determinata situazione, evidentemente io caratterialmente mi sono sentita un pesce fuor d’acqua. Poi bisogna ben distinguere il mondo della televisione da quello della musica, da oggi spero di dedicarmi a quello con risultati migliori. Ho tanta voglia di studiare e migliorare per sentirmi, un giorno, magari fiera di me.

Conclusa questa esperienza, ti senti pronta ad intraprendere un percorso artistico dopo il lancio del tuo inedito?
Hai toccato un tasto dolente, nel senso che credo molto nella canzone, trovo sia un pezzo di spessore, Antonio Filippelli e Levante sono due geni assoluti. Ogni cosa nuova è sempre un punto di domanda, forse con l’inedito e le persone che ho accanto mi sento le spalle coperte, da sola non riuscirei e probabilmente mi brucerei. Nonostante tutte le mie paure mi sento pronta, un po’ come quando ti lanci nel vuoto, sento di avere il coraggio per farlo ma penso e spero sempre che la corda regga.

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Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
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