“Rosso Floyd”: il fantasma di Syd Barrett in un romanzo

Tra tanti saggi sul leader fondatore dei Pink Floyd ecco un originale romanzo fra realtà e finzione per raccontarlo.

“Rosso Floyd”: il fantasma di Syd Barrett in un romanzo
Syd Barrett

Si torna a parlare in questi giorni dei Pink Floyd in occasione della ricorrenza di quel concerto a Venezia nel 1989 che fece tanto scalpore. E lo scorso 7 luglio anche per l’anniversario della scomparsa di Syd Barrett, storico fondatore della band, divenuto un’ icona in vita per poi morire quasi dimenticato.

Tanti i saggi cartacei o resoconti web dove poter leggere di Barrett ma sicuramente meritevole anche il romanzo di Michele Mari.

In Rosso Floyd (Einaudi, 2010) troverete, tra realtà, finzione e qualche sconfinamento nell’onirico e nel surreale, la vicenda dei ragazzi di Cambridge dal nucleo originario fino all’ultimo concerto: trionfi e tradimenti, testimonianze e aneddoti, pettegolezzi e leggende metropolitane.

Cosa rende interessante questo romanzo? L’ambiance da interrogatorio nel quale a turno intervengono personaggi veri e immaginariamici, conoscenti, discografici, membri di gruppi famosi o sconosciuti musicisti che ebbero a che fare con la band – che ricostruiscono il caso Pink Floyd intrecciando episodi accaduti ad altri fantasticati.

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Tra di essi ovviamente anche Roger Waters, David Gilmour, Nick Mason e Richard Wright. L’unico che pare non prendere mai la parola sembra proprio Syd Barrett. Sembra…perché è come se aleggiasse continuamente, influenzando la band anche dal suo esilio.
Diamante pazzo” avrebbe ispirato tutta la produzione dei Pink Floyd con la sua presenza/assenza, guidando in una sorta di soprannaturale telepatia emotiva Gilmour e Waters, i “gemelli siamesi”, alla costruzione della discografia che conosciamo.

Attraverso svariati interventi si avvalora l’ipotesi che la dipartita di Barrett più che un abbandono abbia sancito un vero patto creativo. Ipotesi quasi paranormale ma tipicamente floydiana…

Un romanzo misterico per riscoprire la genialità di Barrett. E non solo per i fan della band ma anche per chiunque sia interessato ad approfondire l’atmosfera di quegli anni che hanno rivoluzionato musica e morale.

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Luca Cecchelli
Luca Cecchelli
Giornalista, laureato in linguistica italiana e da sempre curioso indagatore dei diversi aspetti del mondo dello spettacolo. Conduttore radiofonico e collaboratore per diverse testate e rubriche di teatro e musica, svolge parallelamente l’attività di ufficio stampa e comunicazione. Spettatore critico e melomane, è assiduo frequentatore di platee e sale da concerto oltreché batterista per passione e scrittore. Quello che ama di più però è scovare nei libri o in originali incontri e testimonianze retroscena culturali della storia della musica e incredibili aneddoti rock, di cui in particolare è appassionato conoscitore.
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