Quattro chiacchiere con la giovane Sarai, alla scoperta della sua visione di vita e di musica
E’ stato un 2021 ricco di soddisfazioni per Sara Bassotti, alias Sarai, grazie alla pubblicazione di diversi singoli, tra cui “Ci hai perso tu”, “Laissez-faire”, “Gift” e l’ultimo estratto “T’ho sognato”. Brani che le hanno permesso di farsi conoscere e di mostrare uno scatto piuttosto nitido del tuo talento.
Quali sensazioni e quali stati d’animo ti hanno accompagnata nella fase di scrittura di questo tuo nuovo pezzo?
Tanti e troppi stati d’animo, quelli che porta un sogno bello ma che non potrà mai avvenire: felicità, nostalgia, malinconia e anche un po’ di speranza/illusione che il sogno possa diventare realtà.
A che punto del tuo percorso senti di essere arrivata?
Sento di star crescendo piano piano e sento che sta andando bene. Sento di essere a buon punto ma che alla vetta ancora manca del tempo.
Cosa ti ha lasciato l’esperienza di X Factor?
Tanta consapevolezza del mio essere cantautrice, sempre più maturità sul palco e tante conoscenze belle di persone e artisti con cui condivido la stessa passione e gli stessi obbiettivi: come ho già detto tante volte invece di essere “avversari” diventano “amici”, la musica unisce chiunque non c’è niente da fare!
Credi nel potere terapeutico delle canzoni?
Assolutamente sì, ne sono io stessa la prova. Ho superato davvero tanti momenti bui grazie alla musica, e alcune canzoni aprono gli occhi e mostrano la realtà (a volte dura).
Coltivi altre passioni oltre la musica?
Amo scoprire, viaggiare, immergermi in altre culture, possiamo considerarla una passione! Poi vabbè, cucino, ma quello perché mi piace mangiare… (specialmente i formaggi, andatevi a sentire il mio singolo “Laissez-faire” così capirete meglio). Infine faccio sport, prepugilistica. Non so se considerarla passione ma è sicuramente un grande sfogo e mi piace molto (niente panico sono troppo buona per menarvi davvero aha!)
Obiettivi e sogni nel cassetto per il futuro?
Obiettivi, arrivare a più persone possibile e suonare come lavoro. Nel cassetto ci sono grandi palchi e featuring con artisti di grande fama, chi lo sa!
Quali elementi e quali caratteristiche ti rendono orgogliosa di “T’ho sognato”?
Sicuramente l’aspetto onirico dell’arrangiamento, e l’autenticità della canzone. È diversa dalle altre perché non è un testo studiato, sono due sogni letteralmente raccontati la mattina dopo averli fatti. È stata la prima canzone scritta dalla mia mente e basta!