Quando canta Silvia Salemi, c’è da scommetterci, stiamo per ascoltare un pezzo fortissimo. Ci si può solo mettere comodi con le cuffie nelle orecchie e lasciarsi avvolgere da un timbro vocale inconfondibile, determinato, pulito e musicale che ci racconterà una storia importante su una melodia che resterà nelle orecchie.
Succede da sempre, sin dai tempi di quell’A casa di Luca, che le giurie del Festival (1997) premiarono con un Premio della critica per il miglior testo, ma che soprattutto nessuno ha dimenticato dopo tanti anni. Identica cosa per Nel cuore delle donne (2003). Insomma, quando canta Silvia Salemi, siamo molto spesso di fronte a un brano che forse non farà rumore immediatamente, perché lei è apprezzata anche per la sua discrezione. Eppure possiamo starne certi, ogni sua canzone ha da sempre le carature per diventare iconica di un messaggio preciso.
Senza tradire la sua idea di qualità musicale, questa volta Silvia Salemi ha voluto sorprendere.
Il suo nuovo brano, uscito ieri 14 luglio, si intitola Faro di notte e a differenza di altre volte, come lei stessa ammette, “non va alla ricerca obbligata di lanciare un messaggio poetico e cantautorale a chi la ascolta. È una canzone che vuole semplicemente essere figlia del suo tempo, cantata con una modalità espressiva vocale più attuale e, quindi, con l’utilizzo di una serie di tecniche vocali differenti da quelle usate in passato”.
In effetti le sonorità più moderne ci sono tutte, sin dalle primissime note. La canzone è un pop estivo che regala atmosfere suggestive prestandosi a essere compagna di viaggio di moltissimi per le prossime vacanze. Il “voglio” che si ripete nel ritornello sarà un inevitabile tormentone (con una maggiore raffinatezza rispetto ai soliti brani della stagione calda).
Tuttavia, Silvia Salemi non rinuncia nemmeno questa volta a lanciare un messaggio importante: dobbiamo lasciarci guidare da un punto di riferimento nella nostra vita. Tutti possiamo trovarne uno, incrollabile, sicuro, capace di fare luce sul nostro futuro.
Così, con una poesia che trova nella notte la metafora dei momenti più difficili da superare, Silvia Salemi interpreta un bel brano scritto con Davide Autorino, Ivan Amatucci e Marco Rettani.
Una delle migliori novità della settimana indubbiamente. A cui fa eco il nuovo pezzo di Bobby Solo. Il cantante romano lancia Rubi il mio cuore, uno swing romantico e malinconico che probabilmente meritava un arrangiamento più ricco, ma dove la voce del mitico Bobby dona già la migliore pienezza che si possa sperare.
Cosa fa un uomo quando finisce una storia d’amore? Si tormenta in un’esistenza alla ricerca continua di un senso vero. Ma questo accade se è molto innamorato, ecco perché dunque ogni relazione in cui si crede fortemente rischia di diventare pericolosa per l’individualità di ciascuno. Ci si aliena e ci si dimentica delle capacità di gestire da sé la propria vita. Con quell’ironia insita nella voce da guascone di Bobby Solo, ecco quindi che Rubi il mio cuore saprà piacere a chi ama ancora un genere musicale autentico. Quello fatto di chitarra e voce, senza troppi altri suoni che modernizzerebbero un prodotto bello per quello che sa proporre nella sua classicità.
I migliori sono sempre quelli della “vecchia guardia”. Torna anche Rettore, ospite di un pezzo lanciato da Legno: Spettacolare.
Il titolo basterebbe di per sé a descrivere già l’atmosfera che emerge da questa canzone. Un ritornello che esplode con enfasi ripete la parola “Spettacolare” come inno alla spensieratezza e alle passioni da lasciare esprimere. Questa dovrebbe essere la vita, questa dovrebbe essere la musica. C’è un ritmo incalzante, c’è un featuring che unisce diverse generazioni.
E soprattutto c’è un testo che ci fa anche riflettere. Perché purtroppo, quella spettacolarità non è più solo un lusso a cui guardare, ma persino un obbligo sociale di molti. Tutti pronti a qualunque cosa pur di diventare celebrità: ciò che conta è la visibilità. E’ fondamentale (ahinoi) spettacolarizzare tutto. Con Rettore, però, ogni canzone sa diventare un meraviglioso omaggio alla libertà di pensiero e così ecco che il pezzo lo si può ascoltare con ambivalenza. Passano i decenni, ma Rettore è sempre una delle più all’avanguardia.
Classifiche Fimi: salgono al primo posto i The Kolors, grande sorpresa di questa estate 2023 con un rilancio straordinario grazie alla loro ItaloDisco.
Scivola al quarto posto Drillionaire, mentre risale di una posizione, tra i singoli più venduti, il trio Fedez-Articolo 31-Annalisa. Tedua conferma il suo primato tra gli album più venduti, dove al secondo posto spunta la coppia Irama-Rkomi.