Le Voci di Corridoio, quartetto vocale torinese, omaggia con un disco il musicista triestino, anche cantante, attore, conduttore radiofonico e televisivo, tra i personaggi più rappresentativi dello spettacolo italiano. Special guest è la cantante Jula de Palma.
Tre sono i motivi per considerare “Speciale per Lelio” (Zanetti Records) un “documento” straordinario: primo, è dedicato all’indimenticabile Lelio Luttazzi, presente anche con la sua voce e al pianoforte; secondo, l’eccezionale partecipazione di Jula de Palma, tornata a cantare dopo più di quarant’anni dal suo ritiro dalle scene; terzo, la bravura del quartetto vocale Le Voci di Corridoio, attivi dal 1995 e da sempre devoti allo swing.
Non ci sono grandi parole da tirar fuori, in questi casi. Gli aggettivi qualificativi sarebbero tutti superlativi, correndo il rischio di risultare retorici e alquanto stucchevoli. L’ascolto del disco dice tutto, anzi i vari ascolti che sono come le ciliegie, uno tira l’altro.
Come non restare ammaliati dalla voce, certo più matura d’un tempo, di Jula de Palma mentre sussurra “Mi piace” o swingheggia in “Eccezionalmente sì“? La sua raffinatezza ed eleganza sia vocale che interpretativa sono rimaste intatte, confermandola – così la soprannominò il Maestro Gianni Ferrio – la “perfetta”, la “signora” del jazz italiano, l’incarnazione più autentica del talento reso manifesto attraverso il canto,
Se poi una voce del genere incontra il genio musicale di Luttazzi, il gioco è fatto! Un incontro, quello tra Jula e Lelio, avvenuto nel 1949, quando esisteva solo la radio e si trasmetteva da Torino. «Quanti viaggi in macchina, nella nebbia, al mattino presto – ricorda la cantante milanese – per arrivare in tempo alle prove. Poi, la sera, la trasmissione in diretta, con la bocca secca per l’emozione. Ma Lelio era lì e bastava che si sedesse al pianoforte per darmi coraggio». Altro che talent show televisivi dei giorni nostri pieni zeppi di emozioni dopate, lacrime fasulle, sproloqui imbarazzanti, litigi spiccioli! Dietro artisti come Luttazzi e tanti altri di quei tempi (davvero) d’oro c’erano una consapevolezza e una dignità altissime, unite a passione, sacrificio, umiltà e professionismo incredibili.
Di questi valori, meno male, qualcuno oggi ne è ancora portatore, ad esempio la formazione torinese Le Voci di Corridoio, composta da Roberta Bacciolo, Elena Bacciolo, Fulvio Albertini e Paolo Mosele, tutti pazzamente innamorarti dell’arte di Luttazzi. Questo sconfinato amore li ha portati a realizzare un album a lui dedicato e da lui approvato, come testimonia la moglie Rossana, depositaria e attenta valorizzatrice dell’eredità musicale (e non solo) del Maestro attraverso una Fondazione che porta il suo nome, nata a ottobre 2010, pochi mesi dopo la sua scomparsa.
Il disco è un concentrato di buon gusto, un’oasi in mezzo al deserto, fatto di armonizzazioni vocali e di arrangiamenti musicali freschi e leggeri, in perfetta simbiosi con brani storici come “Vecchia America“, “Mia vecchia Broadway“, “Quando una ragazza a New Orleans“, “L’importanza del microfono“, “Perché domani“, “Troppo tardi“, “Lullaby“, “Sentimentale e Canto (anche se sono stonato)“, episodi fondamentali nell’evoluzione della canzone italiana, in particolare per la sua sprovincializzazione e dunque contaminazione.
Ciliegina sulla torta: la voce di Luttazzi spunta in “Dr. Jekyll Mr. Hyde“, provocando un certo effetto, soprattutto a chi della sua arte ne è sincero estimatore. L’album si chiude con “Messaggio“, brano strumentale suonato al pianoforte dal Maestro che lascia una segno positivo in chi ascolta al pari del suo sorriso: sornione, speciale, unico.
Tracklist di “Speciale per Lelio”:
01. Eccezionalmente sì (con Jula De Palma)
02. Vecchia America
03. Mia vecchia Broadway
04. Quando una ragazza a New Orleans
05. Medley: Perché domani/Troppo tardi/Lullaby/Sentimentale
06. L’importanza del microfono
07. Rabarbaro Blues
08. Incredibile amor
09. Uno come me
10. Canto anche se sono stonato
11. Mi piace (con Jula De Palma)
12. Dr. Jekyll Mr. Hyde (con la voce di Lelio Luttazzi)
13. Messaggio (al pianoforte Lelio Luttazzi)