Stefano Di Nucci, a “Boom” il Premio della Critica a “Palco d’Autore” intitolato alla memoria dello straordinario musicista Pasquale Curcio
È stato il cantautore molisano Stefano Di Nucci ad ottenere il riconoscimento del Premio della Critica di “Palco d’Autore”, intitolato alla memoria dello straordinario musicista Pasquale Curcio, la cui improvvisa scomparsa, avvenuta il 7 settembre 2024, alla vigilia della finale nazionale, ha lasciato un grande vuoto in tutti coloro che lo conoscevano e ammiravano.
Stefano Di Nucci era tra i 15 finalisti nazionali e con “Boom” si è distinto per la profondità e l’originalità del suo lavoro. Un brano che parla del “boom” economico italiano degli anni ’50, contrapponendosi al “boom” che ricorda gli eventi bellici degli anni ’40.
Le ragazze tornavano in bici e oltre le rondini, si sentiva l’imbrunire che le bombe erano finite
Le ragazze mica lo sapevano che i loro padri si rialzavano dalle macerie della guerra
Un testo che parla di spumone, di croccantino, di piccoli simboli della rinascita economica vissuta dai nostri nonni.
I fucili che ora sono solo nelle canzonette, con le pinne, gli occhiali e gli amori che non reggono più…
Perché è vero, l’espressione “Booom” che prima ci portava le mani sulle nuche
Ora non ci spaventa più!
Nel 2018 esce il primo disco di Stefano Di Nucci dal titolo “Opera postuma” prodotto da
Daniele Sinigallia e Maurizio Loffredo e nello stesso anno apre i concerti del tour estivo di Fabrizio Moro. Nel 2020 vince il Premio Nazionale “Stellina Web” con il video clip di “48 parole”, brano che chiude il suo disco di esordio.
Nell’estate del 2021 collabora con Giuseppe Spedino Moffa per la scrittura della canzone “Che nu sciore mmocche” in occasione della festa della musica; apre nello stesso anno i concerti di Paolo Benvegnù, Pierpaolo Capovilla, Africa Unite, Enrico Ruggeri e Francesco Tricarico. Finalista per il premio “Pigro – Ivan Graziani”, sempre nel 2021 esce il suo EP dal titolo “I tre cieli”, lavoro contenuto e suonato nel lavoro teatrale “Molistelle”.
Video intervista a cura di Domenico Carriero