La storia di Nick La Rocca e della Original Dixieland Jazz Band è la radice più profonda di tutta la musica moderna e verrà raccontata su Rai Storia con il documentario “Sicily Jass”, che andrà in onda sabato 23 dicembre alle 22.10 per “Documentari d’autore”.
Sapevate che “Jazz” non è il nome originale di questo genere? Per spiegarlo è necessario fare un passo indietro, alle sue origini. Il cosiddetto jazz è l’icona dell’incontro tra culture. Quando l’America fu sinonimo di fortuna, l’incontro tra i singoli strumenti della banda, importati con le migrazioni provenienti dall’Europa, e i ritmi africani, ha dato vita a un nuovo genere. Cassa, rullante e piatti hanno smesso di essere suonati da tre persone diverse, diventando quella che oggi chiamiamo “batteria”. Così, altri strumenti hanno iniziato a seguire un nuovo ritmo e l’ensemble ha creato il jazz, anzi il jass. New Orleans è stata la patria del jass e lo fu anche per Nick La Rocca, un ragazzo di origini siciliane, nato a fine ‘800, che con la sua Original Dixieland Jass Band incise, nel 1917, il primo disco della storia di questo genere musicale: Livery Stable Blues.
La leggenda narra che alcuni mattacchioni si divertissero a strappare la J dai manifesti del disco, tramutando Jass in “ass” (culo, in inglese). Pare, infatti, che per questo motivo la band decise di cambiare nome in Original Dixieland Jazz Band, i pionieri del jazz. Il disco riuscì a vendere più di un milione di copie e, nel giro di poche settimane, quella di La Rocca diventò la jazz band più pagata al mondo.
Tra finzione e cinema del reale, tra una Sicilia senza tempo e la New Orleans di oggi e di ieri, Rai Cultura propone su Rai Storia “Sicily Jass”, il documentario di Michele Cinque, che andrà in onda sabato 23 dicembre alle 22.10 per “Documentari d’autore”. La trasmissione racconterà la figura di Nick La Rocca, ispiratore del grande Louis Armstrong, trombettista autodidatta, personaggio scomodo, bianco nella musica nera per eccellenza e con un carattere ombroso che lo porterà dal grande successo ad un triste declino. Il viaggio introspettivo è narrato dalla voce di Mimmo Cuticchio. Le interviste inedite a Nick La Rocca e al figlio Jimmy permetteranno di risolvere un importante interrogativo storico: perché l’Original Dixieland Jazz Band sia spesso dimenticata nella storiografia del jazz.