Subsonica: dai palazzetti ai Festival con “La bolla Tour”

Subsonica “La bolla tour” che li vedrà impegnati nei prossimi mesi, è una nuova occasione per vivere ancora una volta tutta la loro potenza sul palco

Subsonica: dai palazzetti ai Festival con "La bolla Tour"
Subsonica (credits_ Francesco Dornetto)

La tournée nei palazzetti e gli appuntamenti estivi dei Subsonica danno vita live ai brani del nuovo album “Realtà Aumentata”: il disco è composto da undici canzoni, scritte nell’arco del 2023 – che hanno assorbito molta realtà nei suoni, nei ritmi e nelle parole.

Questi brani zoomano tra pixel e quotidianità e visioni cosmiche, tra energie luminose e penombre, tra presente e futuro, viaggiando sempre su un binario ritmico avvolgente.

Samuel, Max Casacci, Boosta, Ninja e Vicio nel 2024 sono una band che ha visto il mondo cambiare radicalmente più volte, ma che ha mantenuto la percezione di ciò che non cambierà mai.

Per esempio il live «vissuto come momento di fortissima connessione tra di noi e tra noi e il resto delle persone che, seguendoci, scelgono di fare parte di una storia che continua a essere scritta su ogni palco, ad ogni singolo e irripetibile concerto».

“La Bolla Tour” vi vedrà protagonisti nell’estate 2024 in tutta Italia nei principali Festival: come vorreste fosse ricordato questo tour dopo l’ultima tappa? In cosa si differenzierà rispetto ai vostri precedenti live?

Ci piacerebbe riuscire a trasmettere la gioia di quello che facciamo dopo così tanto tempo insieme, incluso l’esserci ritrovati dopo un momento di maggiore attenzione per i singoli progetti individuali.

“Realtà Aumentata” è l’album che ci ha rivisti allineati in modo armonioso come non succedeva da anni – stiamo comunque parlando di dinamiche e fasi comuni a tante band –  e quindi avrà un suo spazio speciale anche sul palco estivo, come già successo nei palazzetti.

Sulla scelta del repertorio storico, che sarà corposo, ci siamo orientati verso brani adatti all’atmosfera estiva, al concerto all’aria aperta, all’energia più adatta ad essere sprigionata e condivisa, sotto le stelle.

Subsonica: dai palazzetti ai Festival con "La bolla Tour" 1
Subsonica (credits_ Francesco Dornetto)

“Realtà aumentata” è il vostro decimo album uscito a inizio anno, a quasi 30 anni di carriera. Un album che racconta il presente come parte di un mondo in divenire, in tutti i suoi limiti e contraddizioni. Come avete negli anni mantenuto la capacità di ascoltare e interpretare il presente per poi riversarlo in musica?

Si dice che Torino sia una città osservatorio e anche laboratorio; forse è un po’ vero e forse un po’ ci appartiene questa sua attitudine. Di sicuro la musica è uno strumento piuttosto rapido di rilevazione del presente e quindi delle dinamiche in divenire. Inoltre, il guardarci intorno senza troppi preconcetti, letture preconfezionate o eccessive distorsioni ideologiche ha sempre fatto parte della dinamica di scrittura delle nostre canzoni.

Dalla pandemia ai cambiamenti climatici, dalle tensioni internazionali alle guerre, dalla migrazione dei popoli alla globalizzazione, dalle distorsioni delle informazioni all’individualismo: sono tutti temi che ci toccano e che sono “aumentati” negli ultimi anni. Può la musica aiutare a fornire risposte collettive alle necessità di cambiamento che individualmente avvertiamo?

La musica è sovente in grado di oscillare con grazia tra la speranza e l’ambizione verso un mondo migliore, e la disillusione del presente con le sue quotidiane sconfitte dalla quale è impossibile trascendere.

L’essere umano è animale sociale e la musica esalta questa predisposizione, anche in un’epoca di disgregazione sociale, di isolamento tecnologico e di sostanziale individualismo.

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Subsonica (credits_ Francesco Dornetto)

Tra i brani dell’album anche “Adagio”, parte della colonna sonora originale dell’omonimo film di Stefano Sollima, la cui musica è stata insignita del Premio Speciale Soundtrack Stars Award alla ottantesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Siete stati insigniti anche del David di Donatello come Miglior Compositore. Cosa ha significato per i Subsonica questo riconoscimento?

Ricevere un David di Donatello ed essere premiati alla Mostra del Cinema di Venezia è stato incredibile, soprattutto perché eravamo alla prima esperienza con una colonna sonora come band, anche se come Boosta o Max Casacci, ma anche lo stesso Samuel, avevamo già lavorato per il cinema.

Siamo grati di essere stati scelti da Stefano Sollima, che è sempre stato abituato a relazionarsi con musicisti e band internazionali. Il suo è stato un invito a osare fino a smaterializzare la fisionomia dei nostri singoli strumenti all’interno del tessuto narrativo della pellicola.

Questa esperienza e il lavoro condiviso con lui – che è stato una guida preziosa e attenta ad ogni minimo dettaglio – ci ha arricchito più di quanto potessimo immaginare.

Sono quasi 30 gli anni di carriera ma è evidente in “Realtà aumentata” una rinnovata ispirazione compositiva, di testi e di musica: quale è stato il processo di rigenerazione?

Nemmeno a farlo apposta, è partito tutto dalla realizzazione della colonna sonora di “Adagio”.

Abbiamo lasciato da parte tutti i nostri dubbi per metterci in gioco e questa nuova esperienza ha giovato davvero molto alla band: abbiamo infatti riscoperto il piacere di suonare e di sperimentare assieme, senza essere schiavi della costruzione della hit perfetta, di ritornelli e strofe che meccanicamente funzionano.

Il frutto di tutto questo lavoro, il piacere di tornare a giocare con suoni e strumenti, si è poi tramutato nella costruzione di un nuovo album.

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Subsonica (credits_ Francesco Dornetto)

I vostri testi e martellamenti sonori raggiungono zone dell’io che l’ascoltatore non sa di avere, attivando leve emotive che non sempre emergono. È questa una delle finalità indirette della produzione dei Subsonica?

Qualcuno una volta ha scritto, “il suono nutre il pensiero”. Non si può certo partire con una finalità così ambiziosa, ma continuare a lavorare e lavorare, fino a quando un brano un beat, un bpm, un incastro ritmico non sono in grado di smuovere prima di tutto qualcosa in te, è parte del percorso che descrivi.

Essere esigenti con il proprio lavoro, senza arrivare all’accanimento perfezionista, e non giudicarlo sufficiente fino a quando emotivamente non risulta capace di emozionarti, è un passo necessario per realizzare musica in grado di lasciare qualche segno.

Articolo a cura di Domenico Carriero 

 

CALENDARIO “LA BOLLA TOUR”

27 giugno 2024 – Legnano (MI) @ Rugby Sound Festival

28 giugno 2024 – Collegno (TO) @ Flowers Festival

11 luglio 2024 – Roma @ Cavea – Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone

12 luglio 2024 – Napoli @ Noisy Naples – Arena Flegrea

18 luglio 2024 – Genova @ Arena del Mare – Porto Antico

19 luglio 2024 – Cento (FE) @ Piazzale della Rocca

20 luglio 2024 – Cattolica @ Arena della Regina

2 agosto 2024 – Trento @ Trentino Arena

3 agosto 2024 – Lignano (UD) @ Arena Alpe Adria

10 agosto 2024 – Locorotondo (BA) @ Locus Festival Masseria Ferragnano

21 agosto 2024 – Brescia @ Radio Onda d’Urto Festival

I biglietti sono disponibili su www.livenation.it

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La Redazione di Musica361 è composta da giornalisti, scrittori, copywriter ed esperti di comunicazione tutti con il comune denominatore della professionalità, dell'entusiasmo e della passione per la musica.
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