I The Kolors, Stash e compagni, sono tornati con un disco nuovo: “You” è vario come una playlist e ha un chiaro sapore internazionale.
Avete ascoltato il disco dei The Kolors? “You”, quello che potrebbe sembrare un concept album ma non lo è. Quello aspettato due anni, che plana nelle radio, in ogni negozio e sulle piattaforme digitali con la responsabilità di fare bene quanto il predecessore: “Out” aveva ottenuto quattro dischi di platino, chapeau.
A distanza di qualche giorno (e di qualche ascolto) dalla sua uscita, “You” si conferma un album dal sapore internazionale: registrato tra Londra e Milano, con produttori di fama mondiale e la partecipazione di una delle star del rap, l’americano Gucci Mane, e degli ex Oasis Andy Bell e Gem Archer. In più, come ciliegina il video del primo singolo “What happened last night” è stato girato a Tokyo. I The Kolors sono molto fieri del lavoro fatto.
“You” non è concept album ma ha un tema che ricorre spesso, ed è quello del rapporto che viviamo con i social.
Certo, questo del condizionamento che subiamo dai social è un tema comune a diversi brani. Ci rendiamo conto che non siamo i primi a dirlo, però questo è il nostro punto di vista sulla questione.
Che sarebbe?
Di denuncia di questo condizionamento, quasi di ribellione: il nostro invito a tutti è “restiamo coerenti con quello che siamo e con la nostra personalità”. Non preferiamo una cosa solo perché la vediamo su un social. La copertina dell’album rispecchia questa situazione di condizionamento: l’immagine ricorda un mondo orwelliano, con un oggetto che è un po’ occhio un po’ webcam.
Il brano “You” rappresenta tutto questo, visto che porta lo stesso titolo dell’album?
Sì, racchiude meglio degli altri questo discorso: buttiamo via tempo, speso ad autocondizionarci vivendo in un determinato modo… ma così non stiamo veramente vivendo.
Il vostro non è certamente un album di genere.
No, infatti ci sono pezzi dance e brani più da band. Ormai tutti ascoltiamo la musica in playlist, dove il genere musicale della canzone non conta: con questa filosofia abbiamo creato le nostre canzoni, una tracklist varia come una playlist.
Parliamo delle collaborazioni di questo disco, The Kolors featuring artisti importanti…
Per “What happened last night” ci siamo detti che mancava un intervento rap. Abbiamo mandato una email a Gucci Mane che ha risposto accettando la nostra proposta. L’idea dei featuring su “Dream alone” è nata invece davanti a una birra con Andy Bell, ex Oasis. E’ stato lui a dirci di coinvolgere anche Gem Archer, e alla fine hanno collaborato entrambi. “Dream alone” è il diamantino di questo disco, per un discorso di appartenenza emotiva: siamo cresciuti con il brit pop e gli Oasis.
Prossimi concerti?
Abbiamo fissato le date estive (prima data l’8 luglio a Bellaria Igea Marina, nda). Noi veniamo dal mondo del live, scalpitiamo per ripartire. Dal vivo non riproporremo le canzoni così come sono nel disco e non vedrete lo stesso concerto del passato. Ci divertiremo molto.